Seguiamo i bravi The Clockworks fin dai primi vagiti, nel mentre i ragazzi ne stanno facendo di strada e, dopo diversi singoli, sono arrivate anche le parole al miele di gente come Simon Le Bon, mentre i Pixies hanno deciso di portarseli con sè per alcune date oltreoceano.

Gli irlandesi, fedelmente nella scuderia del sommo Alan McGee (l’etichetta si chiama ora It’s Creation Baby), mettono sul piatto 4 tracce interessanti con questo EP d’esordio: si parte con la vena post-punk e i contrattempi di “Endgame”, il cui attacco (We’re post punk/Post truth/Post Europe/Post Youth/Post modern/Post faith and God and Post post too) ha già  tutti i crismi per diventare un mantra.

Energetico ed incalzante il secondo brano “Money (I Don’t Wanna Hear It)”, via con “Feels So Real”, brano da tempo nel repertorio, col suo incedere nervoso e suburbano, ed un ritornello semplice quanto azzeccato. Chiude i giochi “The Temper”, dove la voce del frontman James McGregor va a braccetto con pochi accordi di acustica e calma le acque, genuina ed imperfetta com’è.

Sono ormai qualche anno che l’indie rock ed il post-punk irlandese hanno ritrovato una linfa vitale delle più interessanti: i The Clockworks ne sono l’ulteriore conferma.