Quarto album delle magnetiche Emily Kokal, Jenny Lee Lindberg, Stella Mozgawa e Theresa Wayman, aka Warpaint, “Radiate Like This” arriva a mezzo decennio di distanza dal precedente lavoro “Heads Up” (2016). Negli anni trascorsi per la band, la staticità non l’ha fatta esattamente da padrone, anzi. Maternità , trasferimenti in altri continenti, creazione di una linea d’intimo, recitazione, incessante ricerca stilistica, progetti paralleli, infinite zoom calls, collaborazioni di vario tipo e mesi di post-produzione: tutti questi elementi hanno contribuito a forgiare “Radiate Like This”.
Nel nuovo disco, ultimato poco prima della pandemia, nello studio di Joshua Tree, in California, il delicatissimo e raffinato dream pop delle Warpaint si arricchisce di derive psichedeliche e r&b, che vengono ben celate dietro gli spessi strati di atmosfere oniriche, emotività stemperate e simmetrie rigogliose che contraddistinguono l’incredibile qualità del suono dell’ indie-girl-band sin dagli inizi. “Radiate Like This” s’impone di non perdere l’equilibrio in un mondo stravolto, mantenendo i piedi ben piantati in due mondi differenti, bilanciandosi continuamente tra espressione personale e collettiva, tra distanza e presenza, interiorità ed esteriorità . Il risultato sono dieci brani, tasselli d’omogenea bellezza che, con un’esasperata attenzione al dettaglio, invitano a prendere parte ad una danza lussureggiante e segreta.
“Champion”, primo singolo estratto e brano d’apertura di “Radiate Like This”, ci spalanca le porte sul disco sospingendoci, immediatamente, nel fitto di atmosfere fumose e sommesse, suggerendoci l’importanza cruciale del trovare la fiducia in sè stessi e dell’ispirare le persone amate a fare altrettanto. A seguire, “Hips” è sicuramente il brano più smanioso e sinistro dell’album e si sviluppa tutto attorno alla figura di una figlia, vista, attraverso il prisma della maternità , come una sorta di semidea.
Il binomio “Stevie” e “Send Nudes” è, invece, passionale e sexy in modo leggero e, se la prima coniuga soul-pop ad una vena intimista, la seconda strizza molto più direttamente l’occhio ad un amante al quale si rivolge senza filtri, avanzando richieste spassionate e verosimili quali: “Send a couple nudes, baby/ Have a cup o’ noodles with me, baby”.
Con “Like Sweetness” si apre una parentesi scura e rarefatta nel disco, in cui possono avvertirsi, senza troppi sforzi, echi del sofisticato ed etereo sound Warpaint delle origini.
“Trouble”, ballad lunatica dell’album, cattura col suo avvilupparsi cupo e melodico di archi, piano e voce. Segue “Proof”, ipnotica e sensuale, arricchita da atmosfere estremamente aereose e vocalizzi sussurrati quasi a mo’ di mantra.
Soffiando via tutte le nubi minacciose, “Melting” ci fa naufragare in una brezza avvolgente, ci spinge tra braccia adorate mentre dalla finestra si leva, in lontananza, un’alba incerta e rosea.
Proprio come la spuma di mare che torna sempre, inevitabilmente, a riva come il più magnifico e discreto degli spettacoli, “Radiate Like This” riporta trionfalmente sulla scena il groove sussurrato, trascinato e viscerale delle Warpaint. Un cadeau ben studiato e confezionato, fatto col cuore, ma anche e soprattutto con la testa. L’ennesima conferma dell’altissima qualità del sound di una girl band che, fidatevi, non ha per niente intenzione di scendere dal podio.