Dopo il suo convincente sophomore, “Color Theory”, realizzato all’inizio del 2020, Soccer Mommy torna a deliziare le nostre orecchie con questo suo nuovo lavoro, pubblicato da Loma Vista Recordings.

Prodotto da Daniel Lopatin (aka Oneohtrix Point Never), questo nuovo disco è stato ispirato dal concetto che nè la tristezza nè la felicità  sono permanenti.

Iniziando dalle note negative, parliamo subito di “Unholy Affliction”, l’unica traccia a nostro avviso non riuscita di questa sua terza prova sulla lunga distanza: Sophie qui cammina su territori troppo cupi disegnati da rumorosi synth e percussioni che non riescono a ricamare la giusta atmosfera per il brano.

Subito dopo si cambia totalmente con il singolo “Shotgun” dai toni decisamente più puliti, luccicanti e deliziosamente poppy: quella sua luminosità  è molto accattivante e diventa impossibile resistere alle sue deliziose melodie che sembrano volerci fare un tuffo dreamy negli anni ’90.

Decisamente più delicata e riflessiva la successiva “newdemo”, inizialmente dipinta con poco più che una chitarra acustica e la voce della Allison, mentre gradevoli synth, che si aggiungono poco dopo, danno un senso di maestosità  al brano, senza però che ne perda in leggerezza.

Impossibile non citare poi l’intrigante “Darkness Forever”, che parte molto calma e poi con i synth disegna atmosfere trip-hop ’90s e in seguito si trasforma in qualcosa di decisamente rumoroso per poi cambiare di nuovo la pelle più volte nei suoi quattro minuti.

La bellezza di “Don’t Ask Me”, che arriva subito dopo, è qualcosa di indescrivibile e va a citare lo shoegaze più melodico e puro: potremmo fare tanti accostamenti qui, ma ““ come già  saprete ““ noi adoriamo Rachel Goswell e i suoi Slowdive e crediamo che possano essere un termine di paragone davvero lussuoso per la venticinquenne di Nashville, ma nativa della Svizzera.

Un album indie-pop, ma con parecchie sfaccettature che lo rendono decisamente interessante sia per chi lo ha scritto che per chi lo ascolta: forse non sempre perfetto, ma comunque molto piacevole e melodicamente ottimo

Photo Credit: Sophie Hur