Il grande successo ottenuto internazionalmente da Beabadoobee con l’ottimo esordio “Fake It Flowers” ha portato grande attesa per questo suo successore, che è arrivato dopo nemmeno due anni sempre per la Dirty Hit.
Il disco, che è stato prodotto dalla stessa Beatrice insieme a Jacob Budgen e Iain Berryman, vede numerosi ospiti tra cui Matt Healy e George Daniel di The 1975 e Jack Steadman dei Bombay Bicycle Club.
Ben quattordici canzoni compongono questo sophomore della musicista filippina di stanza a Londra: il disco si apre con “Beatopia Cultsong”, una canzone che Beatrice Kristi Lauss ha creato durante una serata insieme ai suoi amici. Della durata di appena due minuti e mezzo e dai toni sognanti e dalle atmosfere angeliche quanto ipnotizzanti, il brano gode anche del suono di alcuni bonghi, che Bea e compagni avevano provato a utilizzare in quella occasione.
Poco più avanti troviamo “Ripples”, una canzone speranzosa e innocente, che ci sorprende con quei suoi splendidi arrangiamenti d’archi che la rendono riflessiva e poppy.
Non bisogna avanzare molto per godere di altro delizioso ed elegante pop perchè la successiva “The Perfect Pair” è un altro piccolo gioiello che spazia dall’indie-pop chitarristico a percussioni dal sapore sudamericano, senza dimenticare la classe ancora una volta degli archi.
Non possiamo ovviamente dimenticare di citare il recente singolo “Lovesong”, una perla dolce e intelligente: chiamiamolo indie-folk, indie-pop, bedroom-pop o con l’etichetta che ognuno preferisce, ma qui la tenerezza e l’eleganza di Beatrice fanno commuovere, così come le sue gentili e perfette sensazioni melodiche.
“Don’t Get The Deal”, invece, si sposta su territori alt-rock anni ’90 con quelle sue chitarre fuzzy piene di energia, mentre “Tinkerbell Is Overrated”, che vede la presenza di PinkPantheress, dopo un inizio delicato, lascia entrare beats ed elementi elettronici che la rendono estremamente divertente e giocosa.
Un disco pieno di variazioni sonore che risulta comunque sempre molto piacevole e non sbaglia mai una melodia: senza risultare eccessivamente innovativa, Beabadoobee riesce però a costruire un disco di qualità elevata, pieno di piccole grandi magie e perfetto da utilizzare come colonna sonora di questa calda estate (e non solo).