Gli Spain, il progetto guidato da Josh Haden, pubblicheranno “World Of Blue”, in uscita il 30 settembre via Shimmy-Disc/Joyful Noise (pre-order). Il titolo dell’album ricorda il classico debutto degli Spain del 1995, “The Blue Moods of Spain” e la cosa è intenzionale, in quanto contiene brani tratti dalle loro sessioni del 1994 presso il leggendario studio di Los Angeles Poop Alley, che sono stati remixati dal produttore e fondatore della Shimmy-Disc Kramer nel 2021 presso il suo Noise Miami Studio.

A quei tempi, le mie sorelle Rachel e Petra Haden facevano parte di una band chiamata That Dog“, racconta Josh nelle note di copertina di “World of Blue”. “Avevano un forte seguito a Los Angeles e si stavano preparando a firmare per una major. Quando ho iniziato con gli Spain, sono stati una grande ispirazione per me. Era un periodo eccitante per la musica a Los Angeles: Beck e Weezer avevano appena iniziato, e questo scienziato/produttore pazzo di nome Tom Grimley stava registrando tutte le migliori band nel suo studio convertito in autofficina, chiamato Poop Alley Studios“.

Josh continua: “Ho pagato la sessione con l’erba che coltivavo nel mio armadio. Ci siamo preparati e ha iniziato a piovere. Tom ha messo un microfono all’esterno. Per il pranzo, attraversavamo il vicolo fino a India Sweets and Spices, sulla Fairfax. Dopo aver finito di registrare, Petra è venuta a sovraincidere il violino. C’era un’area imbottita dove ricordo di essermi seduto durante il mixdown. C’erano pile di nastri Aphex a 16 tracce ovunque Il Poop Alley non sembrava l’ambiente ideale per registrare. I muri e i pavimenti erano di cemento e non c’era alcuna insonorizzazione. L’area da sistemare era la sala di registrazione. Il soffitto era così alto che quasi non c’era. Una ripida scala a chiocciola, priva di parapetto, conduceva a un soppalco dove si trovava la console e, accanto ad essa, su una sporgenza costruita su misura e priva di parapetto, un letto matrimoniale dove Tom dormiva. Inoltre, non era un bel quartiere. In fondo alla strada, una sera, mentre mi dirigevo verso l’auto a tarda ora dalla vicina caffetteria Jabberjaw, un ubriaco del posto mi pregò di non derubarlo. Ecco quanto era brutto“.

“World of Blue”, la canzone che anticipa l’uscita, vede la presenza della sorella di Josh, Petra Haden, al violino. “World of Blue” è il risultato finale di molte sperimentazioni in diverse tonalità “, dice Haden.Esistono diversi prototipi di questa canzone con titoli diversi. Abbiamo scelto questo perchè funzionava meglio e forniva la tela più adatta per il bellissimo lavoro del violino di Petra. La canzone dovrebbe trasmettere il senso di un mondo in preda alla tristezza, cosa che provavo personalmente in quel momento e che si traduce bene per la nostra epoca attuale“.

L’LP World of Blue vede Ken Boudakian e Merlo Podlewski alle chitarre ed Evan Hartzell alla batteria. Io ed Evan abbiamo frequentato lo stesso liceo e Ken era il mio compagno di stanza all’università . Merlo è stato il pezzo finale del puzzle. Ho incontrato Merlo per la prima volta nel 1994. Mia sorella Rachel Haden, che lavorava con lui al negozio Rhino Records di Westwood, sapeva che stavo cercando un nuovo chitarrista per la mia band e ci ha presentati. Merlo è uno di quei chitarristi che suonano in modo così fluido e senza sforzo da far sentire chiunque in grado di suonare. Il suo modo di suonare è magico. Ha una comprensione istintiva dell’armonia e della teoria, che fa da contrappunto alla conoscenza tecnica e alla finezza del chitarrista solista Ken. Fin dalle prime prove insieme ho capito che era l’aggiunta giusta alla band.

‘I Lied’ e ‘Her Used-To-Been’ sono state pubblicate su un 7″, mentre le altre tre non sono mai state pubblicate prima d’ora. Non ricordo a chi mandai le copie del 7″, ma poco dopo la sua uscita ricevetti una telefonata da un dirigente A&R della Geffen che mi invitava nei loro uffici per parlare. Ricordo che mi disse: “Adoro le tue canzoni”, “ma il mio capo, David Geffen, non mi permette di scritturarti perchè non sa come commercializzarti. Alla fine mi contattò un’etichetta che voleva ingaggiarci. La Restless Records era una casa discografica indie locale che aveva flirtato con il successo di una major con gruppi come Poison e Stryper. Il loro ufficio era una vecchia casa sgangherata vicino a Sunset Blvd a Hollywood e avevano una distribuzione decente, così mi sono detto: “Perchè no? Questo ha portato alle registrazioni che hanno prodotto il nostro LP di debutto The Blue Moods of Spain“.

Tracklist:
1. Her Used-to-Been
2. Phone Machine
3. I Lied
4. Dreaming of Love
5. World of Blue