Figura decisamente affascinante quella di Alexandre Marius Jacob: il ladro anarchico e gentiluomo francese che potrebbe aver ispirato la figura di Arsenio Lupin torna a vivere tra le righe del nuovo album dei The Shifty Split capitanati da Renato Elia (Infinity Within, Sonatotundo, Belalugosi, Whydanghi). Lo spirito piratesco e avventuroso di Jacob pervade queste nove tracce che ne ripercorrono fedelmente il percorso accidentato, l’infanzia difficile e l’imbarco come mozzo a tredici anni, le mille peripezie, l’incontro con gli scritti di Caserio e Bakunin.
La scelta di darsi al crimine per finanziare il movimento anarchico, affiancato dalla sua banda chiamata Lavoratori Della Notte si traduce in rapine quasi mai violente ma sempre creative contro quella che chiamava la borghesia parassita che lo porteranno ad essere condannato a ventitrè anni di carcere dopo un processo passato agli annali. “Only After”, prodotto da Francesco Giampaoli, vede i The Shifty Split (oltre a Elia ci sono Massimiliano Amadori, Marco Bovi, Jan Falinski, Francesca Gallo alla voce, Diego Sapignoli alla batteria) cimentarsi con stili diversi: dalla sperimentazione alla psichedelia, dai ritmi soffusi all’impertinenza garage di “Brace Yourself”.
L’intento non è solo biografico, rivela Elia, ma “riportare alla luce le vicende di un uomo che a suo modo ha tentato di portare un contributo per cambiare le cose. Subendo con determinazione le conseguenze del suo operato e divenendo famosissimo in maniera distorta, diventa un piccolo antidoto per affrontare il caos in cui viviamo” . E di caos attentamente organizzato si può parlare anche per “Only After” che da “Behind The Corner” in poi riscopre toni acustici e orientaleggianti, notturni e brumosi, con le parti strumentali che si fanno sempre più lunghe fino al finale minimale (“Morphine”) che conferma la natura coerente di un album particolare.