Tim Burton ha ridotto a zero le possibilità di ogni potenziale progetto futuro con la Disney dopo la sua “orribile” esperienza alla regia del reboot in live-action di Dumbo del 2019.
Secondo Deadline, Burton ha condiviso il suo disappunto con la Disney sabato durante una conferenza stampa al Lumière Film Festival di Lione, in Francia, dove il regista è stato premiato con il prestigioso Prix Lumière. Ha criticato il fatto che lo studio si stia concentrando su franchise come Star Wars e Marvel e ha rifiutato l’idea di dirigere un capitolo dell’universo cinematografico di quest’ultimo: “è diventato molto omogeneo, molto consolidato. C’è meno spazio per diversi tipi di cose“.
Si arriva poi alla Disney (con cui Burton iniziò come animatore tanti anni fa) e al famigerato “Dumbo”: “La mia storia parte da lì. Sono stato assunto e licenziato diverse volte nel corso della mia carriera. La cosa più importante di Dumbo è che credo che i miei giorni con la Disney siano finiti: mi sono reso conto che io stesso ero Dumbo, che stavo lavorando in questo orribile grande circo e avevo bisogno di scappare. Quel film è abbastanza autobiografico a un certo livello“.
L’esperienza sembra proprio aver chiuso definitivamente la sua lunga collaborazione con la Disney. Si tratta di una vera e propria fine di un’era, dato che lo studio aveva precedentemente distribuito progetti iconici di Burton come “The Nightmare Before Christma”s del 1993, “Ed Wood” del 1994, il reboot di “Alice in Wonderland” del 2010 e “Frankenweenie” del 2012.
Il regista nel frattempo si sta preparando a presentare il suo prossimo progetto, la serie derivata dalla Famiglia Addams, “Wednesday”. L’ultimo trailer ha rivelato il ritorno di Christina Ricci nell’inquietante e stravagante famiglia: la stagione di otto episodi debutterà a fine novembre su Netflix.
Photo: Sean Reynolds from Liverpool, United Kingdom, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons