Sabato sera di metà novembre e ci troviamo al Covo Club di Bologna per vedere la seconda e ultima data italiana dei Porridge Radio, già sold-out da qualche settimana.
L’atmosfera è veramente molto calda nel club di viale Zagabria e siamo sicuri che questo aiuterà la band originaria di Brighton, ma ora di stanza a Londra a fornire una performance al meglio delle proprie capacità .
Il gruppo inglese, che abbiamo già visto anche a luglio all’Arti Vive Festival di Soliera (MO), presenta anche nei club il suo terzo esaltante album “Waterslide, Diving Board, Ladder To The Sky”, uscito lo scorso maggio per Secretly Canadian.
Sono quasi le dieci e quaranta quando i Porridge Radio salgono sul palco del Covo per la gioia dei numerosi presenti: è “Give/Take”, tratto dal loro sophomore “Every Bad” (2020), ad aprire i giochi con quelle sue fantastiche linee di basso e quelle sue melodie poppy irresistibili tanto che immediatamente parte spontaneo l’handclapping.
La successiva “End Of Last Year”, disegnata con i synth, ha invece un umore molto più malinconico e riflessivo, ma riesce comunque a vivacizzarsi nel coro.
Durante “Trying” poi, la band inglese è costretta a fermarsi per perfezionare il suo sound a causa dei problemi del loro tecnico del suono in consolle ma, se l’inizio non era stato dei migliori proprio per colpa di queste piccole difficoltà nel setting, il concerto poi cresce di momento in momento e, quando si arriva al bellissimo vecchio singolo “7 Seconds” si raggiunge l’apice dell’esaltazione: difficile rimanere fermi e allo stesso tempo impossibile rimanere indifferenti alle emozioni che Dana e soci riescono a passare alla folla bolognese. Qui synth e rombanti chitarre riescono a disegnare perfette melodie che, nella dimensione live, risultano ancora più di impatto rispetto che su disco.
Anche la successiva “Birthday Party”, con i synth ancora una volta protagonisti, è un trionfo sotto tutti i punti di vista e, se possibile, riesce a trascinare il pubblico ancora più in alto con la sua energia positiva e con le sue ottime sensazioni melodiche.
Non è da meno anche il singolo “The Rip” che, con l’aiuto di batteria e synth, aumenta la sua aggressività che possiamo notare anche nell’atteggiamento della stessa Margolin davanti al microfono; poi l’intensa emotività di “Back To The Radio”, piena di passione, è la perfetta conclusione del mainset davanti a una folla ormai totalmente ai piedi della band originaria di Brighton.
C’è tempo poi per un breve encore che si chiude con “Sweet”, in cui ogni componente del gruppo di stanza a Londra lascia uscire tutta l’energia che gli rimane in corpo, grazie anche all’esplosività del pezzo e ovviamente i presenti non possono che godere di tutto ciò.
Un’oretta piacevolissima che, dopo un inizio leggermente tentennante, è diventata una continua crescita di emozioni, di bellezza, di intensità , di magia e ovviamente una collezione di splendide melodie: come avevamo già visto quest’estate a Soliera i Porridge Radio, che suonino su un grande palco di un festival o all’interno di un piccolo club come stasera, dal vivo sono qualcosa di inarrestabile e le loro performance diventano pura delizia da gustare totalmente.
Credit Foto: Paul Hudson from United Kingdom, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons