Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

FEVER RAY – Radical Romantics
[Rabid Records]

Nel mondo di “Radical Romantics”, Fever Ray racconta la sua lotta con l’amore, o per essere precisi, il mito dell’amore. Dopo “Plunge” del 2017, “Radical Romantics” parla sia al cuore che alla mente, alla pista da ballo e alla camera da letto. Nelle sue mani, come dicono le note stampa, la materia grezza e familiare si trasforma in forme infinitamente belle e terribili che bilanciano la forza con la vulnerabilità , l’ansia con la sicurezza.

SLEAFORD MODS – “UK Grim”
[Rough Trade]

Jason Williamson ci da le dritte giuste:

L’album è stato scritto durante il COVID e sono diventato sempre più arrabbiato con me stesso e con tutti gli altri. L’energia è molto più aggressiva.

FRANKIE ROSE – “Love As Projection”
[Slumberland Records]

Dopo aver trascorso quasi due decenni ad affermarsi nei circoli musicali indipendenti di New York e Los Angeles, Rose riemerge dopo sei anni con una nuova forma, estetica ed etica. Celebrato nel corso degli anni per il suo approccio espansivo al songwriting, le atmosfere lussureggianti e le melodie e armonie vocali trascendenti, “Love As Projection” è una reintroduzione del suo stile consolidato attraverso la lente del pop elettronico contemporaneo. Registrato con il produttore Brandt Gassman e mixato con il collaboratore di lunga data Jorge Elbrecht, questo è l’album che Frankie Rose ha preparato per tutta la sua carriera.

KING KHAN – “The Nature of Things”
[Khannibalism/Ernest Jenning Record Co.]

Secondo album jazz per il mitico King Khan:

“The Nature of Things” è dedicato a tutte quelle persone là fuori che fanno del loro meglio per lottare per la pace e la giustizia ambientale. L’umanità è allo stremo e in questi tempi terribili bisogna sempre ricordare le parole di Malcolm… “Quando l'”io” viene sostituito da “noi”, anche la “malattia” diventa “benessere”.

ULRIKA SPACEK – “Compact Trauma”
[Tough Love]

A quasi cinque anni dal loro ultimo album in studio, Ulrika Spacek riemergono dall’esilio autoimposto con il loro terzo lavoro, “Compact Trauma”, una raccolta di canzoni che funziona come una sorta di trattato casuale per la nostra attuale condizione collettiva.

SHANA CLEVELAND – “Manzanita”
[Hardly Art]

Terzo album solista per Shana Cleveland delle La Luz.
La press release ci dice:

‘manzanita’ è il nome comune di una specie di piccolo albero sempreverde endemico della California che ha forti proprietà medicinali. è anche il nome del nuovo full length della cantautrice, musicista, artista visiva e scrittrice Shana Cleveland. Sottile, potente e senza paura. Non possiamo dirvi quanto amiamo questo disco perchè non ci credereste mai, quindi ci limiteremo a dire che è il suo album più forte e personale.

BRIX SMITH – “Valley of the Dolls”
[Republic of Music]

Brix Smith, chitarrista dei Fall nel periodo d’oro della band post-punk britannica e moglie di Mark E Smith giunge al debutto solista affiancata dal vivo da una backing band di tutto rispetto: Deb Googe, bassista dei My Bloody Valentine, Jean Marco (tour member dei My Bloody Valentine e dell’ex Ash Charlotte Hatherley), Vas Antoniadou e Ros Cairney del duo deux furieuses.
“Valley of the Dolls” è prodotto Youth (Killing Joke) e dentro ci trovi i featuring di Susanna Hoffs (The Bangles) e Siobhan Fahey (Bananarama, Shakespeare’s Sister).

LONNIE HOLLEY – “Oh Me Oh My”
[Jagjaguwar]

Nuovo disco in studio prodotto da Jacknife Lee per Lonnie Holley. “Oh Me Oh My” vanta i featuring di Moor Mother, Rokia Koné, Jeff Parker, Sharon Van Etten e Justin Vernon (Bon Iver).

ALI FARKA TOURE’ – “Voyageur”
[World Circuit Records]

A tredici anni dall’ultima raccolta di materiale inedito, “Ali & Toumani” usciva nel 2010 e si aggiudicava un grammy, ecco un nuovo disco postumo del leggendario cantante e chitarrista africano. “Voyageur” colleziona gemme recuperate nell’illustre carriera dell’artista scomparso nel 2006.

H. HAWKLINE – “Milk For Flowers”
[Heavenly Recordings]

Il songwriter di Cardiff ha registrato il suo quarto disco in studio agli storici Rockfield Studios nelle campagne del Galles: il disco, che è stato prodotto da Cate Le Bon e mixato da Patrik Berger, vede la partecipazione, tra gli altri, di Tim Presley (aka White Fence) e John Parish.

MURRAY A. LIGHTBURN – “I Like Movies: Original Music From The Motion Picture”
[Dangebird]

Marzo 2023 piuttosto impegnato per il leader dei canadesi Dears. Tra poche settimane uscirà il suo nuovo disco solista, “Once Upon a Time in Montreal“, ma nell’attesa eccolo alle prese con una colonna sonora. “I LIke Movies”, che esce nei cinema d’oltre oceano oggi, parla di un cinefilo diciassettenne socialmente inetto trova lavoro in un negozio di video, dove stringe un’amicizia complicata con la sua manager donna più anziana.

VAN MORRISON – “Moving On Skiffle”
[Exile]

A distanza di decenni, Van Morrison rivisita uno dei suoi primi amori musicali: lo skiffle.

Andavo ancora a scuola quando mi sono esibito con una band di skiffle: un paio di chitarre, una washboard, un basso a cassa. Conoscevo già  le registrazioni di Lead Belly e quando ho sentito la versione di Lonnie Donegan di “Rock Island Line” ho capito intuitivamente cosa stava creando, sapevo che era quello che volevo fare. è stata come un’esplosione. Questo disco riprende le canzoni di quell’epoca

SHALOM – “Sublimation”
[Saddle Creek]

Le 13 tracce di “Sublimation” riflettono i molti lati dell’artista di Brooklyn e nascita sudafricana Shalom. Storie di relazioni finite male, sul sentirsi un estraneo, consolazioni e celebrazioni approcciate con indie-rock ora vivace ora delicato.

DUTCH UNCLES – “True Entertainment”
[Memphis Industries]

Ispirato da Yellow Magic Orchestra, Prince, Steely Dan, Ennio Morricone, The Blue Nile, Kate Bush e Roxy Music “True Entertainment” è il sesto album in studio (il precedente “Big Balloon” è uscito nel 2017) della band art-pop di Manchester.

THE LONG RYDERS – “September November”
[Cherry Red Records]

 Primo album in 4 anni per la band guidata da Sid Griffin e da molti considerata seminale per il genere alt-country e Americana.