Credit: Marco Olivotto

Il Record Store Day 2023, tra le tante uscite, ci porterà anche un gradito 12″ a nome Dish-Is -Nein, progetto nato dalle ceneri dei Disciplinatha. Il vinile conterrà una nuova versione (rispetto a quella già edita nel dicembre dell’anno scorso) della cover dei Kraftwerk di “Man Machine” e un remix di “Eva”, La cosa ovviamente ci fa molto piacere anche perché una simile uscita non può che essere, per noi fan, un nuovo motivo per pensare, ricordare e omaggiare Dario Parisini, che dei Disciplinatha e dei Dish-Is-Nein è stato non solo chitarrista, ma vera e propria presenza unica e insostituibile. Cristiano Santini, con grande gentilezza e disponibilià, ha risposto alle noste domande sul 12″ in arrivo e sul futuro della band.

Ciao Cristiano, come stai? Ovviamente il primo pensiero va inevitabilmente a Dario. Il tempo lenisce la sua assenza?
Ciao Ricky. Io tutto sommato sto abbastanza bene. Certo, l’elaborazione di un lutto così grave, così drammaticamente profondo continua, pur a mesi di distanza, ad essere dannatamente complessa. Faccio fatica ad esternare quelle che sono le sensazioni che vivo sulla pelle “day by day”, un po’ per una questione caratteriale mia, un po’ per pudore e senso di rispetto nei confronti di Dario, che era una persona estremamente gelosa della propria sfera privata di rapporti. Comunque sì, il tempo lenisce, ma solo in parte, al momento piccola.

Per il RSD 2023 è in arrivo il vinile con una nuova versione di “Man Machine” dei Kraftwerk, denominata “The Metal Machine”. Come mai hai deciso di rimettere mano ancora al brano, giù uscito a dicembre?
L’idea di “coverare” “Man Machine” risale al 2019, o forse addirittura prima. Dario era da sempre affascinato dall’idea di metter mano ad un brano dei Kraftwerk. Una prima versione del brano la suonammo dal vivo nelle 3 date fatte nel 2020 prima della pandemia. Poi, per motivi vari, il progetto era rimasto su un hard disk del computer dello studio. Dopo la scomparsa di Dario decisi che il brano dovesse essere terminato, l’idea di farlo uscire il primo dicembre del 2022 come celebrazione per il suo compleanno fu la spinta “definitiva” per chiudere il brano. L’idea di rimetterci mano mi è venuta il giorno dopo l’uscita sulle piattaforme digitali … mi sono reso conto che non avevo terminato ancora il lavoro, volevo dargli tinte più scure, fredde e distopiche rispetto alla prima release; volevo fosse la rappresentazione musicale della fine di un ciclo, destrutturando i piloni cardine della precedente versione per rendere palese questa mia volontà. In ultimo, in un’ottica legata all’uscita fisica su 12″ per il RDS 2023, ho ritenuto che una versione “2.0″ desse più “senso” al prodotto stesso.

Leggevo il comunicato stampa e, fra me e me, pensavo che davvero sembra che “Nazioni” o “Abbiamo Pazientato 40 anni” siano giusto usciti non certo 30 anni fa. Tutto torna Cristiano o siete stati fin troppo profetici? Troveremo mai un conforto?
Sì, torna tutto, “l’incalzare degli anfibi” non si è mai fermato. Profetici dici? Temo di sì. Pensa che mentre stavamo scrivendo i brani del primo EP dei D-I-N, ci ponevamo il problema se le liriche fossero state a livello della musica, se avessero saputo rappresentare in modo adeguato il senso di disagio che ci opprimeva, se fossero state in grado, come lo furono nei primi Disciplinatha, di anticipare un futuro prossimo venturo. Beh, il testo di “Eva”, ad esempio, fu scritto nel 2016, a rileggerlo oggi vengono i brividi. Eh no, dubito che non troveremo conforto. Il “modello occidentale”, per come lo abbiamo conosciuto, o per meglio dire per come ci è stato imposto, è un cadavere in putrefazione.

Il 12″ contiene anche un remix di “Eva” curato da Andy Selway. Come è nata la collaborazione e come si è approcciato al brano? Anche questa è storia “antica”. Siamo sempre nel 2019, con Contempo (la nostra label) si ragionava sulla possibilità di fare una pubblicazione che potesse permettere a D-I-N di catturare attenzioni al di fuori dei confini nazionali. Justin Bennet, che aveva suonato la batteria nell’EP, conosceva bene Andy dei KMFDM. Nacque quindi il progetto di un 12″ che contenesse “Man Machine” ed un remix di un brano del primo EP. Mi misi in contatto con Andy, gli mandai tutti i brani dell’EP, lui scelse “Eva” per il remix … e fece davvero un ottimo lavoro. Anche in questo caso il brano è rimasto nel solito hard disk fino a dicembre 2022, quando ha preso corpo l’idea del 12″ per il RDS 2023.

Curioso pensare che viene proposta una cover di una band storica che, però, è tutt’ora in attività (sono stati annunciati 2 concerti estivi anche in Italia). In primis volevo chiedere se avevi visto i Kraftwerk ultimamente live e come ti era sembrato il loro show e poi volevo chiederti quale può essere il lascito, il messaggio, che una band come loro riesce ancora a infondere, nonostante i tanti anni di attività.
Punto primo … io AMO i Kraftwerk, ho avuto la fortuna di vederli più volte dal vivo, l’ultima volta nell’aprile del 2022 a Padova. La cosa che mi ha più colpito è come i loro brani, pur essendo stati composti decenni fa, con una sapiente opera di riarragiamento continuino ad avere una forte contemporaneità. Il loro show mi chiedi? Come sempre impeccabile. Il loro lascito è enorme. Senza di loro la musica elettronica, come la conosciamo ed intendiamo oggi semplicemente non esisterebbe. Punto.

Grazie ancora per la tua disponibilità Cristiano. L’ultima domanda non può che essere per i Dish is Nein e il loro futuro. State pensando a “se e come” potrà evolvere la band ora che, purtroppo, non ci sarà più Dario con le sue chitarre?
In tutta onestà non lo so. Non so nemmeno se esisterà una evoluzione dei Dish is Nein. La mancanza di Dario è enorme, non solo per le sue chitarre. Vedi, da un punto di vista strettamente artistico, per me lui era un “coltellino” che in continuazione mi pungeva
sui fianchi, spingendomi ad andare oltre agli schemi che, per la mia professione di producer/sound engineer, mi ero inevitabilmente costruito negli anni. Lui alzava sempre l’asticella, alla ricerca di nuove forme per esprimere la nostra musica. Quindi non lo so, ma di una cosa sono sicuro al 1000%: se mai i D-I-N torneranno su di un palco, lo faranno senza chitarra, questo è certo.