Basta uno sguardo d’intesa a Tia Airoldi e Marco Gilioli, già fondatori dei The Please, per fare musica insieme e da uno di quegli sguardi sono nate le dieci “Lullabies” di questo disco. Ninne nanne per adulti, in equilibrio costante tra musica classica e chamber pop o per meglio dire tra Debussy e Elvis con atmosfere notturne e malinconiche, sognanti ballate ed eleganti suggestioni.
Chitarre e pianoforte dominano un album che vede anche la partecipazione di CJ Camerieri (collaboratore di Paul Simon, The National, Sufjan Stevens, Bon Iver) a tromba e corni francesi nell’intensa “Windows”. Rallentare il ritmo, prendersi tempo sono le parole d’ordine di ogni brano, dalla suggestiva “Almost” alla dolcezza di “Even” e “Gymnopédie #1″ fino al vivace risveglio di “Quincy”.
Canzoni per sognare ad occhi aperti, magari accompagnati dagli squisiti accordi di “Rêverie”, entrando nel piccolo mondo perfetto evocato in “00:01 – One Past Midnight” e “Shoreline”. Minimalismo ma non troppo, melodie pure e semplici, grande intesa tra due musicisti che da anni ormai cercano un proprio percorso lontano dagli sguardi frettolosi e inquieti.
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