Cercherò di essere conciso in questa recensione, sicuramente più conciso del buon Anthony Gonzalez che forse l’ha tirata un po’ troppo lunga questa volta. Minutaggio eccessivo e una copertina tutt’altro che degna di nota sono forse i punti a sfavore più lampanti di un lavoro tutto sommato buono, che, almeno nelle intenzioni, cerca di riprendere in mano un mood e alcune sensazioni che il Nostro ha già tracciato nel suo (lungo) passato discografico.
Mai come questa volta sembra che l’album sia una colonna sonora di immagini che sta a noi associare: un documentario sui fondali marini, un teen-movie alla “Il Tempo delle Mele”, un romanticone made in Hollywood con i due protagonisti che si cercano per tutto il film e poi, alla fine, si baciano sotto la pioggia ma pure quello dove si lasciano definitivamente, passeggiate in un mondo lunare e fantascientifico, storie di speranza di persone che hanno ripreso in mano la loro vita dopo anni di sfighe e peripezie…insomma, un bel mix di emozioni e sentimenti, che riescono comunque a far breccia nella nostra testa, anche senza un visivo che rafforzi il tutto.
A tratti si può ballare e muovere il piede (title track docet), ma non sembra essere quello l’intento primario di Gonzales, che permea il disco di un senso malinconico e nostalgico, come se dopo le luci della pista ci fosse sempre un momento inevitabile di decompressione: divertitevi pure ragazzi, ma poi arrierà inevitabile pure il momento per tirare il fiato e io, artista, vorrei proprio soffermarmi su quello.
Non tutto gira in modo da scatenare applausi a scena aperta, anzi, a volte si fa anche fatica a provare veri sussulti, sebbene non ci si senta mai insoddisfatti dell’ascolto, ma tra le cose che non possiamo esimerci dal segnalare abbiamo la doppietta incalzante di “Oceans Niagara” e “Amnesia”, con la seconda che piazza un ritornellone epico con i synth che la fanno da padrone. Sul versante più morbidoso invece ecco “Us and The Rest” e “Laura”.
So che ve lo state chiedendo…anni ’80 a noi ancora una volta? Eh, si, tutto sommato si, ma c’è chi ha fatto di peggio dai e francamente, almeno io, non sono ancora stanco di questo revival in musica (sul grande schermo si invece!).
Gonzales pienamente promosso.