Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
EVERYTHING BUT THE GIRL – “Fuse”
[Virgin Music LAS]
24 anni dopo ecco il ritorno degli Everything But The Girl. Scritto e prodotto da Ben Watt e Tracey Thorn nella primavera-estate del 2021, “Fuse”, a quanto ci dicono le note stampa, è una rivisitazione moderna della brillante anima elettronica di cui la band è stata pioniera a metà degli anni Novanta. La voce di Thorn, ricca di effetti e sfumature, è ancora una volta in primo piano nello scintillante paesaggio di Watt fatto di bassi, beat taglienti, synth e di spazi vuoti, e come in precedenza, il risultato è il suono di una band a suo agio nell’essere contemporanea, dal punto di vista sonoro, ma allo stesso tempo senza età .
ROSE CITY BAND – “Garden Party”
[Thrill Jockey]
Ripley Johnson, cantante, chitarrista e compositore di Wooden Shjips e Moon Duo, torna con il country rock psichedelico del suo progetto solista Rose City Band. Per questo “Garden Party” il barbuto musicista espande la band collaborando con il chitarrista Barry Walker, il tastierista Paul Hasenberg, il bassista Dewey Mahood (aka Plankton Wat) e il batterista Dustin Dybvig.
ALFA MIST – “Variables”
[Anti-]
Quinto album in studio, probabilmente il più centrato, per una delle stelle della nuova scena jazz londinese.
Mi sono concentrato su chi sono nella mia musica, ma ora sto esplorando dove sono… mi sto chiedendo: come sono arrivato qui?
ALL HANDS_MAKE LIGHT – “Darling The Dawn”
[Constellation]
L’ ‘orchestral-punk electro-shoegaze power duo’ guidato da Ariel Engle (La Force, Broken Social Scene) e Efrim Manuel Menuck (Godspeed You! Black Emperor, Thee Silver Mt. Zion) pubblicano quello che è il loro “vero” LP di debutto. Le note stampa parlano di un disco che esplorerà i territori di uno shoegaze elettronico soffuso imbevuto di freak-folk, darkwave e post-industrial, che passerà da un minimalismo ambientale a un massimalismo pulsante, evocando brani tradizionali cantati nella foschia della prima luce e accompagnati da circuiti elettrici in overdrive alimentati con cavi non collegati a terra.
VINICIO CAPOSSELA – “Tredici Canzoni Urgenti”
[Warner]
Quando la propaganda crea ad arte le “emergenze” è necessario recuperare il rapporto con il reale e affrontare le “urgenze”, quelle vere, che affliggono la società umana. È quello che succede con “Tredici canzoni urgenti”, il nuovo album di Vinicio Capossela.
LUCIO CORSI – “La Gente Che Sogna“
[Sugar]
I 9 brani che compongono il terzo album dell’artista toscano sono scritti interamente da Lucio Corsi, e prodotti dall’artista insieme a Tommaso Ottomano, che ha curato parte delle musiche, ci sintonizziamo su una stazione radio spaziale e ci ricordiamo quanto sia importante continuare a sognare. L’album, scritto tra la Maremma e Milano, vive tra utopia e mistero, realtà e immaginazione, danza insieme a Lucio Corsi e alle nostre ombre.
SICK TAMBURO – Non credere a nessuno
[La Tempesta Dischi]
Accompagnato dall’artwork di copertina realizzato dal fumettista e illustratore Alessandro Baronciani, il disco è una sorta di viaggio tra le tappe, per molti obbligate, della vita. L’abbandono, la perdita, la consapevolezza del sé, il bisogno, l’aiuto, le deviazioni e il commiato, quello con la C maiuscola, quello dalla vita. Musicalmente il disco è un intreccio tra diverse sonorità tipiche dell’alternative rock, da quelle più estreme a quelle più morbide: chitarre che si fondono con qualche episodio di elettronica, farcite sempre da quell’elemento che per i Sick Tamburo è inconfondibile, la melodia.
MARC DEMARCO – “One Way G”
[Mac’s Record Label]
Fuori dal nulla Mac DeMarco rilascia un nuovo album con ben 200 brani. Composte tra il 2018 e il 2023 gran parte delle canzoni portano il titolo della data in cui sono state registrate. “One Way G” vede la luce solo 3 mesi dopo la pubblicazione lo strumentale “Five Easy Hot Dogs”.
JETHRO TULL – “RökFlöte”
[InsideOut Music]
Questo ventitreesimo LP della storica band prog-rock di Blackpool è composto da 12 tracce ed è basato sui personaggi e sui ruoli di alcune delle principali divinità dell’antico paganesimo norreno, esplorando allo stesso tempo il “RökFlöte” – flauto rock – che i Jethro Tull hanno reso iconico.
ESTHER ROSE – “Safe to Run”
[New West]
Quarto disco per la cantautrice country-folk di New Orleans ora di base a Santa Fe.
SILVER MOTH – “Black Bay”
[Bella Union]
Debut album per il nuovo collettivo rock scozzese nel quale confluiscono membri di Abrasive Trees, Burning House, Prosthetic Head ma soprattutto Stuart Braithwaite dei Mogwai. Racconta di questa collaborazione Elisabeth Elektra:
Poiché non ci conoscevamo prima di realizzare “Black Bay”, siamo entrati in una modalità creativa davvero intensa non appena siamo arrivati. Eravamo in una bolla e c’era molto dolore collettivo in corso, quindi era come una pentola a pressione, ma penso che ne sia venuta fuori una vera bellezza…
FENNESZ AND OZMOTIC – “Senzatempo”
[Touch Music]
Fennesz si unisce al duo torinese Ozmotic per questo nuovo lavoro “Senzatempo” che segue di 8 anni la precedente collaborazione (“AirEffect”). L’ultimo lavoro del produttore e musicista austriaco risale invece al 2019 (“Agora”).
DREAMER ISIOMA – “Princess Forever”
[AWAL]
Rock psichedelico, funk, pop, R&B, afrobeats per la cantautrice americana di origini nigeriane.
LAEL NEALE – “Star Eaters Delight”
[Sub Pop]
Il secondo disco su Sub Pop di Lael Neale si avvale ancora una volta della collaborazione di Guy Blakeslee frontman degli ottimi Entrance.
ÀIYÉ – “Transes”
[Balaclava Records]
La cantante, cantautrice e percussionista di Rio de Janeiro, Larissa Conforto torna con un nuovo disco di brani inediti con il quale cerca di espandere il proprio repertorio e rafforzare i rapporti con la musica latina.
NAILS – “Benefits”
[Invada]
Nel solco di Sleaford Mods e Yard Acts una nuova release del ricco e interessante catalogo della Invada Records.
THE NATIONAL HONOR SOCIETY – “To All the Distance Between Us”
[Shelflife]
Quartetto di Seattle nel segno del dream-pop e del jangle-pop.