Secondo giro di giostra per gli Afflecks Palace.
La giovane band di inglese piazza il seguito al convincente album d’esordio “What Do You Mean It’s Not Raining?” confermando buona ispirazione e rispettandone stile e contenuto. Siamo in territori madchester dei più chitarristici e lisergici, laddove la fonte di ispirazione restano assolutamente gli Stone Roses, per quanto riecheggino filari jangle pop cari a La’s e Inspiral Carpets.
Se non ci sono picchi per entusiasmarsi (leggasi, pezzi memorabili), notiamo una band che sta affinando la tecnica e rafforzando l’affiatamento, e che ha ancora polvere da sparo e polvere di stelle da mettere sul piatto.
Dovessimo scegliere delle frecce dalla faretra, un plauso per “Patchwork Quitted Veins”, con il suo accompagnamento di tastiera e una sezione ritmica carambolante, e il piccolo inno “I’m So Glad You’re on Ecstasy”.
Nessun sensazionalismo, ma teniamoceli stretti.