“Non credere a nessuno” è il primo album di inediti registrato dai Sick Tamburo dopo la morte di Elisabetta Imelio, scomparsa prematuramente a inizio 2020.
Un lavoro difficile, doloroso ma dal significato profondo per Gian Maria Accusani, rimasto senza un’amica e una collega di lunghissima data. La collaborazione tra i due, infatti, non si era praticamente mai interrotta dagli anni d’oro dei Prozac+.
I Sick Tamburo reagiscono alla tragedia con un disco maturo e complesso, pieno di brani all’apparenza spensierati ma anche di momenti più malinconici e amari. Accusani parte dalla tradizione del miglior alt rock italiano di scuola ’90s (si avvertono echi di Afterhours e Tre Allegri Ragazzi Morti) per esplorare in maniera approfondita l’aggressività del punk, la naturalezza del folk e la leggerezza del pop, con un’attenzione marcata per le melodie più elaborate.
Un lavoro non indimenticabile ma ricco e raffinato, frutto dell’ispirata vena compositiva di un Gian Maria Accusani che sa come farci divertire (le energiche “Facciamoci la festa” e “Suono libero”) ma anche commuovere (“Piove ancora” e la dolce “Per sempre con me”, una canzone dal gusto synth pop dove troviamo una bella ospitata di Roberta Sammarelli dei Verdena).