A gennaio 2021 Arlo Parks aveva pubblicato il suo debutto sulla lunga distanza, “Collapsed In Sunbeams”, trovando ottimi riscontri sia dal pubblico che dalla critica, tanto che era arrivata anche la vittoria del prestigiosissimo Mercury Prize.
E’ ovvio che l’attesa per il suo successore sia molto elevata e non tutti gli artisti o i gruppi riescono a replicare il successo e soprattutto la qualità del loro debutto con il loro sophomore, spesso anche a causa della pressione che li ha circondati nel periodo dopo la release del loro esordio: domandarsi quindi se la ventiduenne Anaïs Oluwatoyin Estelle Marinho – questo il suo vero nome – riuscirà a portare un altro LP di grande spessore è più che lecito.
Il disco, che prende il nome da una citazione estratta dal film di Joanna Hogg “The Souvenir”,
è la vita attraverso la mia lente, attraverso il mio corpo
spiega la Parks, aggiungendo che è un lavoro estremamente personale.
Il recente singolo “Impurities” è una vera delizia con influenze soul, ma la sua ricchezza la troviamo anche in quel suo continuo beat che sembra provenire dal mondo hip-hop e soprattutto nel fantastico ritornello (“I radiate like a star, like a star“), in cui la sua vena pop splende al massimo grazie a una melodia azzeccata quanto delicata e mai invasiva o forzata.
Nella successiva “Devotion”, invece, nonostante la voce di Arlo sia comunque morbida, ecco ottime linee di basso e, nella seconda parte, rumorose distorsioni chitarristiche che ci trasportano verso un territorio indie-rock.
“Purple Phase” è altrettanto piacevole tra i suoi toni sognanti, riflessivi e leggeri e un inaspettato tocco cinematografico, che aggiunge qualità al brano; mentre la delicata “Pegasus” viene impreziosita dalle armonie di Phoebe Bridgers nel coro.
Se la successiva “Dog Rose” ci porta su terreni shoegaze e dream-pop con ottime melodie, “Puppy”, invece, ha influenze soul ed elementi hip-hop, ma la sua atmosfera rimane molto soft e allo stesso tempo piacevole.
“My Soft Machine” è un disco che sembra costruito con assoluta naturalezza e semplicità dalla Parks: il suo talento la aiuta a realizzare un altro lavoro prezioso che, mentre sa trasmettere emozioni a chi lo ascolta, riesce anche a disegnare atmosfere assolutamente gradevoli, variegate e di ottima qualità. Promozione meritata per la giovanissima inglese di stanza a Los Angeles.