Davvero interessante e particolare il mix che gli Ada Oda hanno saputo regalarci con il loro primo album, “Un Amore Debole”, uscito lo scorso novembre via 62TV Records / PIAS: la formazione di stanza a Bruxelles, infatti, è riuscita a unire con qualità suoni post-punk a toni della musica pop italiana di qualche decennio fa grazie anche all’aiuto e al songwriting della frontwoman Victoria Barracato, figlia di un palermitano emigrato in Belgio negli anni ’50, perfettamente a suo agio sia con la lingua madre del genitore che sul palco, come ci dimostrerà anche stasera.
La stagione dei concerti dell’Hana-Bi inizia proprio oggi (in attesa del Beaches Brew Festival della prossima settimana), ma l’interesse della gente sembra già esserci con un numero più che discreto di persone presente davanti alla mitica tettoia che ospita la terza delle cinque date italiane della band belga.
Sono passate da pochi attimi le dieci e mezza, quando il gruppo di Bruxelles arriva sul palco dell’Hana-Bi: ad aprire la serata è “Stanca Di Te”, che ci offre una prima visione del suono degli Ada Oda. La spoken word in italiano di Victoria caratterizza il brano, mentre le due chitarre hanno un suono pulito e riescono a creare belle melodie: il ritornello poi è pura perfezione pop made in Italy.
In “Si Fermerà” la sezione ritmica aggiunge incisività al pezzo, ma le chitarrine jangly sono davvero deliziose e, unite allo spoken word nella nostra lingua di Victoria, costruiscono qualcosa di molto particolare, ma allo stesso tempo assai gradevole.
“Mai Mai Mai”, invece, ci porta su territori post-punk con le linee di basso che aggiugono un’atmosfera cupa ai vocals della Barracato, mentre la successiva “La Maschera” ha un tocco pop pressoché perfetto con i vocals di Victoria che hanno un inaspettato sapore dolce-amaro.
Ci riprendiamo immediatamente con la doppietta che arriva subito dopo composta da “Niente Da Offrire” e “ In Piazza”, in cui la strumentazione è incisiva ed esaltante e sembra un perfetto assist per il pubblico romagnolo per ballare e muoversi.
“Avevo Torto” è un altro brano caratterizzato dalle atmosfere made in Italy di qualche decennio , mentre le chitarrine jangly creano sensazioni melodiche e la batteria accende il ritmo a cui si aggiunge l’ennesima adrenalinica performance di Victoria.
Ancora spoken word anche nella conclusiva “Non So Che Cosa Ne Sarà Di Me”, in cui la Barraccato saltella e grida, mentre la strumentazione si fa sempre più accesa, grazie soprattutto a una sezione ritmica molto decisa.
Una cinquantina di minuti di puro divertimento, in cui gli Ada Oda hanno offerto al pubblico ravennate il quadro disegnato dal loro primo LP in cui post-punk e tonalità pop italiane vecchia scuola vanno a braccetto. Seppur particolare e difficile da pensare prima di averlo ascoltato, questo mix è davvero piacevole e nella dimensione live la band belga sa portarlo con trasporto, personalità ed energia: un buon inizio di stagione per l’Hana-Bi!