Marco Castelluzzo in arte Wepro ha avuto molte vite musicali, esperienze televisive come attore, cantante (compresi passaggi ad Amici, Sanremo, X Factor in versione full band) e autore, un periodo di studio negli Stati Uniti che ha dato vita a un sound capace di passare dal rock all’elettronica al pianoforte alla chitarra acustica.
Stili presenti nei quarantatre minuti di “Wepro” che unisce l’adrenalina di “Giuriamo che mai”, “Come mi vuoi” e “C.N.G.R.” ai sintetizzatori di “Blu Cristallo” che diventano distorti in “Cieloterra” e “Amore punk”, senza trascurare toni più confidenziali (“Perdere così”, “Il senso delle piccole cose che sono grandi”, “La rivoluzione” giusto per fare qualche esempio).
Rabbia e decisione, una nuova attitudine figlia dell’ennesima ripartenza in tredici brani che non sembrano voler accettare compromessi. Un esordio sulla lunga distanza dopo diversi singoli in inglese e italiano in cui Wepro esplora strade diverse senza lasciare nulla al caso, provando ad allontanarsi dal già sentito in una ribellione molto personale.
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