Dallo sfruttamento dell’immigrazione illegale alla scarsità delle risorse naturali alla struttura delle imprese turbo-capitaliste, questo film di fantascienza tedesco mette tantissima carne a cuocere attorno alla sua idea principale, quella di un futuro in cui una minacciosa multinazionale mette in commercio il bene forse più prezioso in assoluto, ossia il tempo.
Grazie ad Aeon i ricchi possono comprare anni di vita dai poveri, al costo di qualche centinaia di migliaia di euro cadauno, a seconda di quanto è disperato chi vende, previa la compatibilità genetica tra le due parti.
Detto che uno spunto del genere meritava ben piú che un inno action all’attivismo, il cui risvolto più inquietante è la discutibilità morale di ogni protagonista e quindi di ciascuno di noi, il film può contare su un bel design futurista, su qualche scena discretamente forte e un ritmo serrato decisamente godibile.