Stiamo seguendo ormai da alcuni anni, attraverso la nostra rubrica “Brand New”, il cammino di Runnner, moniker dietro al quale si nasconde il musicista di stanza a Los Angeles Noah Weinman: nel 2021 è stato messo sotto contratto dalla prestigiosa Run For Cover e lo scorso febbraio è arrivato finalmente il momento di questo suo debutto ufficiale sulla lunga distanza, dopo aver realizzato numerosi EP, compilation e singoli.
Scritto, registrato e prodotto dallo stesso Weinman in diversi momenti tra gennaio 2019 e febbraio 2022, il disco è stato poi mixato da Matt Emonson e masterizzato da JJ Golden e tratta di temi come l’isolamento e la frustrazione.
“Plexiglass” apre i giochi e ci trasporta immediatamente dentro il delicato mondo di Runnner: la chitarra e i vocals appena sospirati di Noah, a cui si aggiungono qualche tocco elettronico e il violino, portano subito l’emotività a livelli davvero molto intensi.
“Chess With Friends” ha percussioni saltellanti e ipnotiche, ma anche un banjo favoloso che ci fa camminare su territori folk, supportato da un drumming interessante e dalla voce leggera di Weinman che ci riporta alla mente i migliori pezzi dei Pinegrove, a cui è stato più volte già paragonato in passato.
La lunga “Running In Place At The Edge Of The Map” (oltre cinque minuti) mette in luce tutte le qualità di Runnner che sa trasformare nel giro di pochi istanti una canzone semplice in qualcosa di decisamente più grande e imponente, senza perderne comunque in leggerezza e poesia.
Nella successiva “Scabpicker”, invece, disegnata con chitarra e synth, le tonalità sembrano ricordarci quel Bon Iver di “Bon Iver” e “22, A Million”, regalando ancora magia e intimità allo stesso tempo.
Un album emotivamente intenso, in cui Weinman sa creare atmosfere fantastiche, dimostrando tutta le sue buone doti musicali: non possiamo che rimanere incantati di fronte a cotanta bellezza.