Credit: Chiara Beretta

La nostra gradita anteprima di giornata è dedicata ai Edless.

Edless è un progetto nato nel 2013, guidato dal fascino per la musica emotiva e malinconica degli anni ’90. Lo stile della band è caratterizzato da una sperimentazione alternativa in cui suoni analogici e digitali si fondono per dare vita a una melodia chiara e diretta.
Nel primo periodo di attività il quartetto ha realizzato due EP – “Aconite” (2014) e “Belotus” (2016), accompagnato da un videoclip in stop motion del singolo “Just Once” – e si sono esibiti in numerosi concerti, condividendo il palco con artisti come Motta, Soviet Soviet, Nothing, Any Other, Les Enfants. Attualmente la band sta lavorando al suo primo LP, la cui release è prevista per il prossimo autunno. L’album è composto da sette tracce che ruotano concettualmente intorno al tema della transizione individuale.

Dopo “Staring At The Sky” e “Youth” ecco il terzo assaggio dal nuovo disco, ovvero “The Guest”.

Il brano prende vita da un arpeggio ossessivo di sintetizzatore e da due accordi di pianoforte, che sostengono l’arrangiamento dall’inizio alla fine.
Come per i due singoli precedenti, “Staring at the Sky” e “Youth”, ad essere rievocato è quel senso di inadeguatezza e ritardo rispetto alle aspettative e alle pressioni sociali che sembrano imporre il raggiungimento di determinati obiettivi entro un determinato periodo di tempo e del conflitto interiore che ciò scatena.
Una percezione che può farci sentire, per l’appunto, ospiti di un ambiente di cui non riusciamo ad essere parte integrante e che idealizziamo come un qualcosa a cui tendere e uniformarci, svalutando così l'”io” e le esigenze personali, focalizzandosi solamente su quello che non c’è. Una percezione a cui l’ideale protagonista del brano cerca di contrapporsi, rivendicando l’unicità del proprio percorso di vita.

Listen & Follow
Edless: Facebook