Si può sintetizzare il ventesimo secolo in musica e parole? Ci provano dei coraggiosissimi veterani come gli Swansea Sound ovvero Amelia Fletcher (Heavenly, Talulah Gosh), Rob Pursey (Heavenly), Ian Button (Thrashing Doves)  Hue Williams (The Pooh Sticks) e Bob Collins (The Dentists, The Treasures of Mexico) giunti al secondo album dopo “Live at the Rum Puncheon” del 2021.

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Una manciata di canzoni pop energiche che faranno spuntare un sorriso sulla faccia di tutti i nostalgici del primo indie pop ma anche dodici brani che bonariamente criticano tutto quanto di bello e buono c’era in quegli anni con una buona dose d’ironia, così recita la press release e non sono parole spese a fini promozionali.

Chitarre briose, tastiere, sintetizzatori, le voci di Williams e Fletcher che costruiscono melodie agrodolci e vivaci al servizio di storie e testi che non si limitano a guardare indietro ma puntano decisamente avanti. E’ il caso di “Paradise” che mette in scena l’imperfetta love story tra un uomo e una donna che esiste solo sullo schermo, tema ripreso anche nella dinamica “Click It and Pay” con l’acquisto compulsivo dei CD di Primal Scream e The Police.

Le radici dei nostri però sono decisamente nel secolo scorso come dimostrano “Seven In The Car” e la sognante “Pack The Van” o il singolo “Keep Your Head On”. “I Don’t Like Men in Uniform”  ha un bel ritornello ad alto tasso melodico, la title track trasporta in piena epoca C86 raccontando le pene di una rockstar che firma per una major finendo per perdere i fan più fedeli, giusto il contrario del protagonista di “I Made A Work Of Art” che rifiuta di vendersi.

Brani veramente ben fatti tra  citazioni di Yard Act, Kleenex, Can, Grotesque, Sonic Youth  e Fall (“Markin’ It Down”) negozi di vinili e le chitarre arrabbiate di “Punish The Young” che presto trovano armonie ben più riflessive. “Far Far Away” che ricorda lo stile dei The Pastels e una “Greatest Hits Radio” divertentissima chiudono i conti col secolo ventesimo che nelle sapienti mani degli Swansea Sound non è breve affatto ma decisamente imprescindibile e vitale.