Dov’era finito lo zucchero filato pop che conquistava i nostri palati musicali? Cos’era accaduto alla dolcezza infinita che i Cardigans ci avevano regalato nelle loro precedenti uscite?
“Gran Turismo” spiazzava i fan della prima ora della band, ma esaltava decisamente chi non aveva seguito con attenzione il gruppo fin dai suoi esordi. Alla fine i Cardigans con questo album si portarono a casa più di 3 milioni di copie vendute e quindi hanno avuto ragione nel mettersi in gioco e nel modificare coordinate sonore che parevano tranquillamente cristallizate in una delicata bolla pop, fatta di canzoni delicate, leggere e deliziosamente vintage.

“Gran Turismo” cambia rotta: la voce di Nina Persson è ancora quell’elemento magnifico, sensuale e invitante (forse ora più che mai, visto che viene comuqnue a mancare l’elemento più giocoso e spensierato), ma intorno a lei l’ambiente sonoro si è fatto più scuro e più elettronico. Il sole in copertina non è caldo e invitante, così come i volti della band, in penombra, sono seriosi e tutt’altro che sorridenti. Il mood dell’intero lavoro è già  li. Nina dava un significato al titolo, inquadrandolo come “una ricerca del nostro posto nel mondo, perchè alla fine vivere è un po’ come essere sempre turisti nel mondo“. Diamola pure per buona la spiegazione, certo che il mondo in questione non ci pare particolarmente allegro e invitante. Eppure ci affascina e conquista, proprio in virtù di una malinconia e di una cupezza che, piano piano, s’insinuano sotto pelle e ci catturano.

Ritmi bassi e nemmeno troppo variegati a dire il vero in un album che pesca due jolly micidiali nei singoli, veri e propri trascinatori, ovvero “Erase/Rewind”, elegantissima e raffinata e “My Favourite Game” che incalza fin da subito con quella batteria e poi via con quel suono acido che entra subito in testa. Due brani perfetti, che fanno egregiamente il lavoro di punte di diamante in una tracklist che non ha particolari cali di tensione. Ogni tanto farebbe anche capolino quella innata capacità  di far sgorgare il miele da una brano pop, ma il tutto è coperto da sonorità  tutt’altro che mielose, anzi, spesso fredde, in cui chitarre e synth non si guardano con amore, pur trovandosi alla perfezione. “Paralyzed” ha un titolo che spiega perfettamente lo stato in cui ci si trova ascoltando il brano: catturati da fili avvolgenti, paludosi e ombrosi, mentre “Marvel Hill” non ci lascia scampo con il suo beat penetrante e ancora una vischiosa sensazione di essere i protagonisti di un film noir in cui non riusciamo a districarci, mentre Nina è una vera e propria sirena incantatrice. In mezzo a tutto questo ecco che un po’ di rilassatezza ci arriva dalle morbide onde disegnate dalla soave ballata “Junk Of The Hearts”.

Riascolto volentieri “Gran Turismo” anche a distanza di venticinque anni, album decisamente riuscito e svolta di una carriera che poi, purtroppo, non si mantenne su questo grado di eccellenza.

Cardigans – “Gran Turismo”
Data di pubblicazione: 19 ottobre 1998
Tracce: 11
Etichetta: Stockholm Records
Produttori: Tore Johansson

Tracklist:
Paralyzed
Erase/rewind
Explode
Starter
Hanging around
Higher
Marvel Hill
My favourite game
Do you believe
Junk of the hearts
Nil