A poco più di un anno dalla pubblicazione della prima parte di “Formentera”, i Metric ritornano in pista, più prolifici che mai, con “Formentera II”. E la pista da ballo è proprio il luogo più adatto in cui ambientare la nuova fatica della band canadese. Emily Haines e soci, infatti, hanno realizzato (nuovamente) un album patinatissimo, super-catchy, che denota un ritrovato friccicore artistico. Poco male. Già, perché nei loro ultimi lavori – quelli antecedenti ai due “Formentera” – erano apparsi alquanto svogliati. Sin dal riff iniziale di “Detour Up”, prima traccia del lotto, “Formentera II” si presenta, non solo come l’ideale continuum del disco pubblicato nel 2022, ma anche e soprattutto come un’opera figlia del ritrovato entusiasmo da parte della band di Toronto.
Prendete il ritornello iper-contagioso di “Just The Once”. Anche per l’ascoltatore più distratto, infatti, sarà difficile non muovere a tempo almeno un piedino. E cosa dire di “Stone Window”, se non che si tratta del pezzo-manifesto di un album che rappresenta una sorta di pepita d’oro nascosta nel deserto arido dell’attuale mainstream musicale? Nel brano numero tre di “Formentera II”, ogni cosa è al posto giusto. Compresa la genialissima linea di basso iniziale.
Ad ogni modo, il nuovo album dei Metric non è composto solamente da scatenatissimi inni da dancefloor. Come ad ogni “festa di ballo” che si rispetti, c’è spazio pure per l’introspezione. “Who Would You Be For Me”, per esempio, è uno di quei pezzi da cantare a squarciagola durante i concerti, magari tenendosi per mano con la persona amata. Oppure piangendo a dirotto, appoggiandosi sulle spalle accoglienti degli amici più fidati (e pazienti). Potere salvifico della musica.
Detto ciò, probabilmente la seconda parte di “Formentera II” non scorre in maniera fluida quanto la prima. “Suckers” e “Nothing Is Perfect”, non graffiano quanto dovrebbero, mentre “Descendants” assomiglia più ad un guazzabuglio sonoro che ad un esperimento ben riuscito. “Go Ahead And Cry” chiude dignitosamente un disco che supera di gran lunga la sufficienza. “Formentera II” rappresenta il follow-up (quasi) perfetto del suo fratello gemello pubblicato al principio del 2022.
Come scritto qualche riga più su, Emily Haines, James Shaw e gli altri componenti del gruppo, hanno finalmente ritrovato quella garra musicale che avevano un pò smarrito nel corso degli anni. “Formentera II” è un album spensierato ma non banale, danzereccio ma non superficiale, pieno zeppo di melodie accattivanti e di riff dal sapore vintage. Un gran bel ritorno per i Metric, poco da dire.