Dopo l’epopea underground con Bludinvidia, Fonokit e col progetto cult, Amerigo Verardi & Marco Ancona, l’artista salentino ritorna sulla scena discografica italiana con il suo primo album solista, “Quando Resta Solo Il Nome”.
Si tratta di un disco dalle tinte ombrose – figlie, soprattutto, del periodo storico in cui viviamo – coadiuvate da un sound piuttosto tagliente. Marco Ancona, del resto, rappresenta uno dei numi tutelari della scena alternativa italiana.
Scavando nelle profondità più recondite dell’album, appare quasi impossibile non restare notevolmente colpiti dalle atmosfere epiche di brani quali “Non Ascolti Più” e “Per Le Strade Di Nessuno”. Oltre che da quella sorta di poesia (multi)generazionale che risponde al nome di “Dimenticare Un Uomo”.
Gradevolissimo pure il featuring con l’ottima Francesca Romana Perrotta in “La Rivoluzione”.
“Quando Resta Solo Il Nome”, dunque, è un lavoro che va ascoltato tutto d’un fiato per comprenderne appieno l’essenza autorale e compositiva. Marco Ancona e la sua arte hanno fatto di nuovo centro.
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