Credit: Amelia Troubridge / CC BY-SA

Nick Cave ha condiviso i suoi propositi per il nuovo anno in un nuovo post sul suo sito web Red Hand File.

In un post Cave ha risposto a due domande, una che gli chiedeva se avesse un proposito per il nuovo anno 2024, e un’altra che chiedeva: “Potresti indicare tre singole parole che ti piacciono di più e spiegare perché?“.

Ecco la risposta:

Tre delle mie parole preferite, e che mi ritrovo a usare sempre più spesso in questi giorni, sono ‘Detto fatto’. Mi piace anche dire ‘D’altra parte’, e Seán O’Hagan mi ha detto che la parola che uso di più nel nostro libro, Faith, Hope and Carnage, è ‘Tuttavia’.

Mi piacciono tutte queste frasi perché riconoscono un punto di vista, ma ne tengono anche un altro, e precedono la presentazione di una controargomentazione stabilizzante. È una cosa che non piace molto nella nostra cultura contemporanea, è impopolare sui social media che commerciano principalmente in una valuta di indignazione morale performativa. Il “detto” è il nemico fastidioso e sgonfiante della polarizzazione, del moralismo, dell’intolleranza e dell’arroganza.
Ma mentre il mondo si divide nelle sue varie fazioni, queste sono parole sempre più importanti. Per quanto possa essere difficile, faccio del mio meglio per applicarle mettendo in discussione i miei stessi pensieri: qual è l’argomentazione dell’altra parte? Così facendo, ho scoperto che sono davvero poche le controversie, i conflitti, i disaccordi e le idee che queste tre parole senza pretese non possono aiutare a mediare, ampliando e rafforzando la conversazione.

Alcuni possono pensare che siano l’avversario della convinzione, ostili al progresso e all’azione, ma non è così. Queste tre piccole parole danno alla convinzione il suo senso di umanità e impediscono che si indurisca in un rigorismo ottuso e poco caritatevole. “Detto questo” è il presupposto dell’empatia, è la capacità di vedere e capire l’altra parte, di dimostrare che abbiamo la necessaria disponibilità a tenere in mano due idee contrastanti allo stesso tempo.

E così, il mio proposito per l’anno prossimo è di praticare, nel miglior modo possibile, una maggiore apertura mentale e comprensione degli altri punti di vista. Auguro a voi due, e a tutti i lettori di The Red Hand Files, il meglio per il 2024 e che la felicità e le cose belle possano arrivare fino a voi.

Nel 2024 Cave pubblicherà anche un nuovo album con i Bad Seeds. L’LP sarà il seguito di “Ghosteen” del 2019.