Dopo “Fever Dreams”, il pluripremiato cantautore-strumentista dublinese Conor O’Brien torna con “That Golden Time“, in uscita il 10 maggio.
Il nuovo album, a quanto ci fanno sapere le note stampa, mette in luce il caratteristico estro melodico di Villagers, il suo dono per gli arrangiamenti al tempo stesso vividi e sottili e i testi che racchiudono le sue speranze, le sue paure e i suoi sogni in una poesia riccamente coinvolgente. “That Golden Time” prende il nome dalla quinta traccia, che funge da singolo apripista dell’album.
Volevo che il calore del disco si riflettesse nel titolo. La canzone tocca anche un tema che continua a emergere, quello del romanticismo contro il realismo. Come si possono avere idee aspirazionali su se stessi e sul mondo che ci circonda, pur confrontandosi con una realtà dura e fredda? L’attrito mi interessava.
È probabilmente l’album più vulnerabile che ho fatto. Ho suonato e registrato tutto nel mio appartamento e alla fine, verso la fine, ho invitato la gente a partecipare.
Gli inviti sono stati rivolti, tra gli altri, alla leggenda irlandese Dónal Lunny [Planxty, The Bothy Band] al bouzouki, al cantautore e polistrumentista americano Peter Broderick al violino e a un gruppo di musicisti che O’Brien aveva visto per la prima volta esibirsi in un tributo a uno dei suoi grandi amori, il compositore italiano Ennio Morricone, che hanno aggiunto voce soprano, viola e violoncello.
Tracklist:
Truly Alone
First Responder
I Want What I Don’t Need
You Lucky One
That Golden Time
Keepsake
Brother Hen
No Drama
Behind That Curtain
Money On The Mind