Debitamente pompati come polli sotto ormoni, Zach Efron e Jeremy Allen White guidano la famiglia Von Erich alla conquista dei leggendari titoli del wrestling anericano anni 80. Piedi, spalle, vite, felicità è quello che sacrificheranno in onore del sogno americano e di una padre padrone e insoddisfatto.
Soltanto uno di loro spezzerà la maledizione famigliare, gli altri si reincontreranno in una delle scene più emozionanti e struggenti del cinema recente.
In una storia di uomini sono però cruciali e dicotomiche le figure femminili, quella della madre succube e connivente e quella di Lily, la moglie di Kevin forte, indipende e pertanto salvifica.
La storia vera di questa celebre dinastia di wrestler viene reinventata e romanzata, forse addirittura alleggerita di qualche evento macabro, dal film di Durkin. La fotografia immerge il texas anni ’80 in un meraviglioso bagno d’oro, la cura dei costumi da ring è eccellente e i cameo dal mondo del wrestling sono quantomeno divertenti.
Efron, McAloney e White superbi. Dal secondo e il terzo ce lo si aspettava okay, Zac invece proprio ti lascia a bocca aperta con un ammasso agrodolce di muscoli che non si può che amare.