La nostra anteprima di oggi è dedicata al video de “Il bisonte” di Vittorio Nacci, autore e musicista pugliese. Il brano anticipa il primo album del suo progetto musicale da solista, dopo due LP e un secondo posto a Sanremo Nuove Proposte come leader e fondatore degli iohosemprevoglia. La canzone esce il 29 febbraio per NOS/Believe Music.
“Il bisonte” è il singolo d’esordio di Vittorio Nacci, classe 1985, autore, musicista, produttore e figura poliedrica della scena musicale pugliese, che dopo la lunga esperienza discografica al timone della band iohosemprevoglia, con questa nuova avventura artistica inaugura un percorso musicale autonomo, che unisce il cantautorato italiano a sonorità alternative d’oltreoceano.
Tempo fa mi è capitato di guardare un documentario nel quale si mostrava una mandria di bisonti che, seguendo senza senso apparente il bisonte capo attaccato da un predatore, come in uno stormo in formazione, finiva per intero nel dirupo di un canyon. La drammaticità di quel tuffo collettivo e la sua devozione totalizzante mi sconvolgono ancora oggi. Ho poi approfondito la lettura di un saggio sui bisonti americani…questi animali sono capaci di grandi solitudini e al contempo di un acuto senso della protezione. Non importa a quale costo.
Dopo la pandemia ho avuto la sensazione di aver disimparato dagli esseri umani. Vivo in campagna, in collina, ho vissuto quei mesi solo coi miei tre cani. Seppure fosse un momento di enorme difficoltà collettiva, la sospensione del tempo e la fortuna di poter camminare per boschi, hanno affilato il mio desiderio di silenzio assuefacendomi a esso. Non c’è nulla di spirituale in questo, è stato solo come tornare a una dimensione letargica, fatta di innumerevoli microscopiche consapevolezze di sé, ma anche dei limiti terrestri ai quali si accompagnano. È così che può capitare di sentirsi soli con gli altri e meno con sé.
Chi ascolterà vorrei si domandasse se non vale la pena di continuare a fare le nostre stupide cose con la grazia di un bisonte.
“Il bisonte”, in cui un testo dal lirismo malinconico si fonde con linee di chitarra scarne ma morbidamente dream-pop, è accompagnato dall’uscita del suo videoclip ufficiale, affidato alla regia di Antonio Stea, che così commenta il suo lavoro:
Nel cuore del bosco, dove l’ombra danza con la luce e il tempo si perde tra le foglie, c’è un luogo dimenticato dal tempo. È lì che il protagonista del videoclip “Il Bisonte” trova finalmente il suo rifugio. Un casolare abbandonato, avvolto dal mistero e dal silenzio, con un fuoco acceso che brilla come una fiamma di speranza nel buio della sua solitudine. Attraverso il fuoco, il tempo ritorna alla normalità e il protagonista prende consapevolezza di tutto ciò che lo circonda. È in questo momento di risveglio interiore che comprende che la sua solitudine era solo una fase necessaria per ritrovare se stesso e il suo posto nel mondo. Ma prima di questo epilogo, il viaggio del protagonista ci conduce attraverso un mondo sospeso tra realtà e sogno. Con l’uso del Time-lapse nelle scene statiche, emerge il contrasto tra il movimento incessante del mondo esterno e l’immobilità del protagonista, simboleggiando la sua staticità emotiva. Nei boschi, la tecnica della pixilation aggiunge un tocco di magia e meraviglia al suo cammino, trasportandoci in un mondo di surreale bellezza, dove il confine tra il reale e l’immaginario si dissolve.