Ci era piaciuto parecchio il disco d’esordio dei Ducks Ltd., “Modern Fiction“, uscito a ottobre 2021, e ora il gruppo di stanza a Toronto ritorna con questo sophomore, realizzato dalla Carpark Records.
In “Harm’s Way”, il duo composto dal frontman inglese Tom McGreevy e dal chitarrista e bassista australiano Evan Lewis si sofferma sui collassi interpersonali e sociali, sul degrado urbano e sulla quasi impossibilità di mantenere la calma quando tutto intorno a te sembra andare in pezzi.
Registrato a Chicago e prodotto da Dave Vettraino (Deeper, Melkbelly, Ohmme) e dagli stessi Ducks Ltd., il disco vede parecchi ospiti tra cui Julia Steiner e Marco Nuccio dei Ratboys, Linsey-Paige McCloy delle Patio e Jason Balla dei Dehd.
Basta ascoltare la opening-track e principale singolo “Hollowed Out” per settarci nel mood giusto di questo disco: chitarrine jangly e piene di nostalgia per un certo indie-pop e, seppure la malinconia rimanga ben visibile ben al di là dei soli testi, si puo’ godere di una brezza fresca di fine estate che sembra volerci trasportare verso il mare calmo di settembre con le sue miti temperature.
Pochi passi più avanti e troviamo “The Main Thing”, una perla jangle-pop di rara bellezza: anche qui le tinte sono senza dubbio chiaro-scure, ma oltre alla splendide melodie, possiamo godere dell’eccellente lavoro della chitarra di Lewis, che aggiunge una certa urgenza al pezzo, e dell’ottimo drumming, insistente e veloce, cortesia proprio di Nuccio.
Ci sono poi canzoni come “A Girl, Running”, dove le solari, ma malinconiche sensazioni melodiche sono disegnate sia dalle chitarre che dai synth, o quelle in cui la velocità della batteria raggiunge livelli molto alti come la pur amara “On Our Way To The Rave”.
In chiusura poi ecco “Heavy Bag”, un pezzo riflessivo, decisamente lento e di ottima qualità, in cui, insieme alla chitarra e alla batteria, appaiono anche inaspettati archi che aggiungono un tocco di classe al brano.
McGreevy e Lewis, per la prima volta in studio dopo aver sempre registrato in casa in passato, riescono a costruire un altro album molto gradevole, ricco di chitarrine scintillanti e di melodie deliziose e, pur non inventando nulla di nuovo, ci fanno passare una mezz’ora fresca e piacevole.