Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
VAMPIRE WEEKEND – “Only God Was Above Us”
[Columbia]
alternative-rock, pop-rock
Ispirato alla città di New York, registrato in varie città (Tokyo, Londra, Los Angeles e NYC) “Only God Was Above Us” è co-prodotto da Ezra Koening, voce e leader della band, insieme al collaboratore Ariel Rechtshaid, mixato da Dave Fridmann e masterizzato da Emily Lazar. Il titolo del lavoro è preso dalla foto, che campeggia in copertina, di Steven Siegel contenuta nel suo book fotografico “Subway Dream”.
THE BLACK KEYS – “Ohio Players”
[Nonesuch/Warner]
rock
Beck e Noel Gallagher sono solo alcuni degli ospiti che arricchiscono questo nuovo, corale, disco dei Black Keys che che Dan Auerbach commenta così:
Non importa con chi lavoriamo, non abbiamo mai la sensazione che stiamo sacrificando chi siamo. Sembra solo che aggiunga un sapore speciale. Abbiamo semplicemente ampliato quella tavolozza con le persone con cui volevamo lavorare. Eravamo lì per sostenere loro e le loro idee, per fare tutto il possibile affinché quel momento fiorisse. Ma quando è arrivato il momento di finire l’album, eravamo solo io e Pat. Non avevamo mai lavorato così tanto per realizzare un disco. Non ci è mai voluto così tanto tempo per realizzare un album. Ci siamo presi il nostro tempo e lo abbiamo fatto bene.
KHRUANGBIN – “A la Sala”
[Dead Oceans]
alternative-rock
Quarto disco per i Khruangbin che arriva a quasi quattro anni di distanza dal precedente, “Mordechai”, e a poco più di un anno e mezzo da “Ali”, l’album collaborativo realizzato insieme al musicista maliano Vieux Farka Touré. Il nuovo disco della band texana è disponibile in ben sette diverse versioni della cover art ed era stato anticipato i mesi scorsi dai singoli “A Love International” e “May Ninth”.
THE LIBERTINES – “All Quiet on the Eastern Esplanade”
[Casablanca/Republic]
rock
Il nuovo disco della storica band inglese, che richiama il titolo del romanzo dello scrittore tedesco Erich Maria Remarque, è composto da 11 nuove tracce composti da tutti e quattro i membri della band ed è stato prodotto da Dimitri Tikovoï (The Horrors, Charli XCX, Becky Hill) e registrato al The Albion Rooms in sole quattro settimane.
EINSTURZENDE NEUBAUTEN – “Rampen (APM: alien pop music)”
[Potomak]
rock, industrial
“Rampen (apm: alien pop music)” è musica pop per universi paralleli e mondi intermedi – per iperspazi e interzone. È microcosmica e intergalattica allo stesso tempo. È un’affermazione demi-sophisticata al di fuori di tutte le leggi fisiche, con la quale gli Einstürzende Neubauten entrano in una terra di nessuno stilistica tra passato e futuro. Da un lato c’è un ritorno alle origini, dall’altro emerge una nuova forma d’arte che nasce da potenti eruzioni di rumore che incontrano testi criptici e spesso frammentari: musica popolare per alieni e reietti. L’antipop è diventato pop alieno. Stravagante. Avvolto come un bozzolo. Inascoltato. Sonus inauditus. Non a caso, l’artwork ridotto della copertina ricorda l’iconico layout del “White Album” dei Beatles.
PHOSPHORESCENT – “Revelator”
[Verve]
songwriting
L’album, che segna il debutto del cantautore su label Verve, arriva a circa 7 anni dal precedente “C’est La Vie” e ospita featuring di Jack Lawrence dei Raconteurs, Jim White dei Dirty Three e Jo Schornikow, compagna di Houck, che ha scritto il brano “The World Is Ending”.
MOUNT KIMBIE – “The Sunset Violent”
[Warp]
elettronica, indie-rock
“The Sunset Violent”, quarto album del progetto, unisce indie moderno, shoegaze ed elettronica in modo unico, riprendendo il discorso iniziato con l’ultimo album in studio, “Love What Survives” del 2017. “The Sunset Violent” è stato scritto nella Yucca Valley in California, una piccola cittadina del West con una storia di presunti avvistamenti di UFO, ed è stato terminato a Londra. Il deserto e il paesaggio americano si sentono in ognuna delle nove tracce dell’album, che si sposano perfettamente con la narrazione astratta e il songwriting all’avanguardia dei Mount Kimbie.
GRACE CUMMINGS – “Ramona”
[ATO]
songwriting
“Ramona” è un’opera di cruda verità resa nella sua forma più bella: l’artista di stanza a Melbourne ha lavorato con il produttore Jonathan Wilson (Angel Olsen, Father John Misty, Margo Price) ai Fivestars Studios al Topanga Canyon e ha sognato un suono sontuosamente orchestrato che accoglie pienamente la profondità e la portata della sua abilità vocale. Con la sua riflessione viscerale sul dolore, l’autodistruzione e la violenza emotiva, “Ramona” conferisce alla musica della Cummings una nuova straordinaria grandezza, rifiutandosi di ammorbidirne o mitigarne l’umanità.
STILL CORNERS – “Dream Talk”
[Wrecking Light Records]
dream-pop
Gli Still Corners pubblicano il loro sesto LP, “Dream Talk”, che arriva dopo poco più di tre anni dal preceddente, “The Last Exit“. La frontwoman Tessa Murray spiega:
Avevo toccato qualcosa di nuovo e il modo in cui è venuto fuori era piuttosto ipnotico, come uno stato di transizione tra la veglia e il sonno.
Vi ricordiamo inoltre che il duo di stanza a Londra arriverà a presentare la sua nuova fatica anche in Italia nel mese di maggio: gli appuntamenti con loro sono previsti per martedì 28 al Locomotiv Club di Bologna e per mercoledì 29 all’Arci Bellezza di Milano.
MACE – “Maya”
[Island Records / Universal Music Italia]
pop
Il producer multiplatino ha deciso di riunire nel suo terzo album da solista 28 voci del panorama musicale italiano, esplorato in tutto il suo spettro: un viaggio tra generazioni, stili, sensibilità e mondi sonori diversi. Un’esplorazione che non si limita alle produzioni ma che si estende alla scelta accurata degli ospiti, tra i pesi massimi della scena e le nuove promesse che stanno lasciando un segno, a dimostrazione della curiosità del producer verso tutto ciò che è innovativo. In “MAYA”si uniscono a Mace Altea, Bresh, centomilacarie, Chiello, Coez, Cosmo, Digital Astro, Ele A, Ernia, Fabri Fibra, Frah Quintale, Franco 126, Fulminacci, Gemitaiz, Guè, Iako, Izi, Kid Yugi, Joan Thiele, Marco Castello, Marco Mengoni, Noyz Narcos, Rare?, Rkomi, Salmo, Tony Boy, Venerus, Vins.
DRAHLA – “angeltape”
[Captured Tracks]
alternative-rock
Registrato con Matthew Benn e Jamie Lockhart nel 2023, “angeltape” è un documento d’avanguardia degli eventi che si sono svolti nei cinque anni di pausa tra un disco e l’altro, che hanno visto una serie di cambiamenti – positivi e negativi – indirizzare le loro vite professionali e personali verso territori sconosciuti. Invece di soccombere alle avversità, tuttavia, i Drahla riemergono con un suono creativamente ringiovanito ed esaminano questa volta con prospettive profondamente riflessive.
CALEB LANDRY JONES – “Hey Gary, Hey Dawn”
[Sacred Bones]
alternative-rock, punk, psichedelia
Il nuovo album di Caleb Landry Jones è il più potente della sua carriera, un caleidoscopio di influenze che lo vede alle prese con punk e grunge all’interno delle scorribande psichedeliche a cui ci ha abituato nel corso degli ultimi anni. Dal suo ultimo album ‘Gadzooks Vol. 2′ ad oggi Caleb Landry Jones si è prestato anche all’illustrazione, realizzando i disegni della copertina del nuovo disco.
THE KVB – “Tremors”
[Invada]
psichedelic-rock, alternative
Settimo lavoro registrato tra Manchester e Bristol, il disco è stato prodotto da James Trevascus (Billy Nomates, RVG). La band inglese dice che a livello tematico il nuovo album ha ampliato i temi della distopia, dell’apocalisse e della condizione umana degli album precedenti, ma con una visione più pessimistica e una sfiducia più profonda rispetto al passato. Tocca anche i temi della perdita, della resistenza, del lamento e dell’accettazione di un cambiamento inevitabile.
FEEDER – “Black/Red”
[Big Teeth Music]
rock
Coeso e collegato più che un concept, “Black / Red” è la continuazione della conversazione di “Torpedo”, ma allo stesso tempo la conclusione di un prolifico periodo di songwriting che racchiude un momento molto specifico per la band. Il primo doppio album dei Feeder è diventato il modo perfetto per loro non solo di realizzare il significato di queste canzoni nel presente, ma anche di mostrare l’ampiezza di un suono che hanno affinato nel corso dei decenni, includendo riff muscolosi, melodie celestiali e sentimenti sinceri.
FABIANA PALLADINO – “Fabiana Palladino”
[Paul Institute/XL]
pop, soul
Debut album marchiato da disco, pop e soul per l’artista londinese che già avevamo apprezzato con il singolo “Mystery” pubblicato in collaborazione con il compositore e produttore britannico, suo mentore, Jai Paul.
GUSTAF – “Package Pt. 2”
[Royal Mountain Records]
indie-rock
Registrato, prodotto e mixato dalla nota produttrice Erin Tonkon (David Bowie, The Damned, Esperanza Spalding) “Package Pt. 2″ porta una ritrovata consapevolezza di sé, come da note stampa, nell’approccio della band alla vita e alle relazioni.
BNNY – “One Million Love Songs”
[Fire Talk]
indie-rock, shoegaze, lo-fi
Il primo album di Jessica Viscius era stato scritto in gran parte all’indomani della morte del suo partner e cantautore di Chicago Trey Gruber. “Everything” oscillava tra il fuoco di una relazione disordinata e il vuoto straziante del dolore attraverso un invitante suono lo-fi che attraversava slowcore, shoegaze e garage rock in stile anni ’60. “One Million Love Songs” è invece un album che indaga su dove va la vita dopo una perdita così devastante: il mondo continua a girare, ma una parte di te viene lasciata per sempre indietro.
PALACE – “Ultrasound”
[Universal Music]
indie-rock
La produzione del disco vede la band riunirsi con Adam Jaffrey, 8 anni dopo aver lavorato insieme al loro album di debutto, e arriva sulla scia di “Part I – When Everything Was Lost” e “Part II – Nightmares & Ice Cream”, gli EP della band usciti nel 2023.
SINKANE – “We Belong”
[City Slang]
afrobeats, soul, funk
Gospel, afrobeats, funk anni settanta, soul sudanese nel nuovo disco, il primo in cinque anni, definito dallo stesso artista americano: a love letter to Black music
JANE WEAVER – “Love In Constant Spectacle””
[Fire]
songwriting, folk, elettronica
Il nuovo album di Jane Weaver, a quanto ci dicono le note stampa, evoca immagini spettacolari e distilla la visione dell’artista nella sua forma più pura, elevando a nuovi livelli il suo inimitabile suono e visione artistica. Si tratta del primo album di Jane Weaver in tre anni, seguito di “Flock” del 2021, e la vede alle prese con un nuovo grande lavoro che non deluderà le alte aspettative dei suoi fan.
PERNICE BROTHERS – “Who Will You Believe”
[New West Records]
songwriting
Con una carriera di 25 anni alle spalle Joe Pernice potrebbe essere giunto al suo album più commovente e ricco di sfumature, certamente il suo più attuale:
Queste canzoni sono state tutte scritte durante lo stesso periodo di tempo e sembravano tutte attingere allo stato d’animo in cui mi trovavo in quel momento. Attraverso periodi in cui sono in un certo modo per tre o quattro mesi. Potrei essere più reticente del solito o più estroverso. Con tutti i miei dischi, e soprattutto con questo, le canzoni sembrano tutte appartenere insieme, probabilmente perché sono arrivate tutte nello stesso periodo di tempo.
NOVO AMOR – “Collapse List”
[AllPoints]
songwriting
Il polistrumentista, cantante, compositore e produttore gallese Ali Lacey in nuovo capitolo, il terzo, cantautorale notturno e malinconico firmato Novo Amor.
YELLOW DAYS – “Hotel Heaven”
[Sugar Loaf]
psichedelia, funk, soul, pop
Tra funk, soul e pop il nuovo lavoro in studio per il cantatutore e chitarrista di Manchester.
VEGYN – “The Road To Hell Is Paved With Good Intentions“
[PLZ]
elettronica, dream-pop
Lanciato da James Blake in una sua residency a BBC Radio 1 nel 2014 Joseph Thornalley, producer britannico dietro il moniker Vegyn, arriva oggi al suo secondo disco in studio.
INDIANIZER – “Oasi”
[Goodfellas]
psichedelia, elettronica
“Oasi” è il sesto album in studio degli Indianizer, il secondo cantato interamente in italiano dopo album con testi in inglese, creolo, spagnolo e italiano, oltre ad una lingua inventata. Il nome del nuovo lavoro simboleggia la ricerca di un luogo di ristoro metaforico in cui trovare pace dal deserto assordante che ci circonda. “Oasi” è un disco corale che riassume in una formula inedita il sound internazionale e le influenze della musica d’autore italiana: popular music, psichedelia, elettronica e ritmiche del mondo si fondono per dare vita a un’esplosione di pura gioia e dolce malinconia.
PUA’ – “Animali”
[Dischi Sotterranei/WWNBB]
psichedelia, folk
“Animali”, nuovo disco del duo, composto dai musicisti Edoardo Elia – fondatore del Pom Pom Studio di Roma – e Simona Catalani, è un vero e proprio gioiello multisfaccettato all’insegna di un folk psichedelico dalle trame lisergiche e sofisticate. Potremmo citare tanti classici, da Bowie ai Beach Boys, da Todd Rundgren agli Electric Light Orchestra. Ma al tempo stesso, i Puà si inseriscono in quella leva di nuove band che hanno recuperato e rinnovato un suono caldo e analogico, innamorato di certi Anni Settanta, come Foxygen, Fleet Foxes, Tame Impala o Timber Timbre.