Si è molto parlato del nuovo disco dei Mount Kimbie, del loro passaggio da un’elettronica di stampo ambient a uno stile più vicino all’indie – rock elettronico. Scelta inusuale ma non sorprendente visto che Dominic Maker e Kai Campos non hanno mai nascosto di apprezzare gruppi come Yeah Yeah Yeahs e TV On The Radio.
“The Sunset Violent” è il primo album in formazione a quattro con l’ingresso ufficiale di Andrea Balency – Béarn e Marc Pell in nove brani registrati nella Yucca Valley, pieno deserto californiano. Atmosfere e panorami che hanno influenzato trentasei minuti dinamici dove il sound delle chitarre è rumoroso e ben mixato fin dalle prime note di “The Trail” impreziosita dalla voce di Balency – Béarn mentre la trama melodica di “Dumb Guitar” trasporta lontano sulla scia di sintetizzatori e drum machine.
“Shipwreck” punta tutto su un arrangiamento grintoso in contrasto con le parti vocali malinconiche e riflessive, l’elettronica torna protagonista nella minimalista “Got Me” e in “Figure In The Surf” ma in chiave più ritmata, stile anni ottanta. I due brani con King Krule – “Boxing” e “Empty And Silent” – proseguono nel segno di una collaborazione rodata spingendo i Mount Kimbie in territori sperimentali e graffianti, urbani e cittadini.
Buone anche “Fishbrain” con le chitarre in riverbero e “Yucca Tree” uno dei brani più interessanti con la voce di Andrea Balency – Béarn a tracciare dolci armonie dream – pop e psichedeliche. Cambiamento, evoluzione dunque ma non rivoluzione per i Mount Kimbie che esplorano nuove strade con confortanti risultati prima del lungo tour che li porterà anche in Italia.