Troviamo con piacere Miranda Winters dei Melkbelly che si avventura in questa uscita come solista a nome Mandy. Tra l’altro proprio poche settimane fa erano state pubblicate 2 canzoni nuove proprio dai Melkbelly e mi aspettavo qualcosa da loro più che da Miranda, che invece piazza 9 brani che tutto sommato non si allontanano più di tanto dalla strada maestra della sua band principale.
“Lawn Girl” è si un progetto solista di Miranda, ma è suonato con una band tutta al femminile, proprio per dare una forte impronta anche iconografica a dei contenuti che sono tuti rivolti al mondo femminile.
Il sound è sporco, grezzo, abrasivo, un tuffo nei 90 che non strizza l’occhio con disinvoluta al radiofonico o a trame più edulcorate come spesso accade, ma anche invece mantiene una forte natura indie e grunge, genuina e tenace.
Potremmo citare, a tratti, le Breeders come riferimento, così come gli stessi Melkbelly ma un bel po’ più asciutti. Niente male, davvero niente male il taglio Pixies di “High School Boyfriend”, il basso penetrante (che ben spiana la strada per una chitarra che compare poco, ma che nel finale esplode) in “Mickey’s Dead Stuff”, il fragore su una base marziale in “A Series Of Small Explosions” e quell’acustica lo-fi (con tanto di tirata su di naso) di “Now That I’m A Woman”, spartanissima e preziosa.
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