“From Fire I Save The Flame” rompe un silenzio durato ben dodici anni da parte dei Three Second Kiss, storica band bolognese attiva ormai da più di tre decenni. Undici tracce prorompenti per dare un bello scossone all’intera scena alt rock italiana – quella più matura e nobile, tanto per intenderci.

Nonostante la quasi interminabile pausa creativa, il trio emiliano dimostra di non aver perso l’antico smalto e ci regala una bella lezione “old style” di rock rumoroso, spigoloso e grezzo come non mai. Nel DNA dei Three Second Kiss troviamo elementi di noise, grunge, post-rock e math rock: tutti generi legati in maniera indissolubile ai gloriosi anni ’90.

Per quanto riguarda l’ispirazione e l’architettura sonora dell’opera, il gruppo sembra pescare proprio dal decennio in questione. A fare da spina dorsale del lavoro è un sound dal gusto antico ma dalla resa assai moderna; possente, caotico, spigoloso ed estremamente ricco, pieno zeppo di “chiazze” di ogni sorta (tra cui ombre di melodia più incisive rispetto al passato) che infondono respiro, movimento e vitalità a canzoni solo all’apparenza essenziali.

Sfruttando quasi esclusivamente la forza “primitiva” di chitarra, basso e batteria, i Three Second Kiss danno forma a un’opera profonda che, senza fronzoli di alcun tipo, riesce a coinvolgere l’ascoltatore volando sulle ali di una sezione ritmica in perenne mutamento “metrico” e soprattutto in gran spolvero, terreno ideale per evoluzioni chitarristiche cariche di tensione. Un ritorno convincente da parte del trio felsineo.