Un lavoro lungo cinque anni quello che i Sincopatici (Francesca Badalini, Luca Casiraghi, Andrea Grumelli) e Claudio Milano hanno dedicato alla “Divina Commedia” di Dante partendo dalla sonorizzazione del film muto “L’Inferno” del 1911 che nelle loro sapienti mani è diventato uno spettacolo multimediale che unisce teatro, musica, arte performativa per ripercorrere il ben noto viaggio di Alighieri e Virgilio nelle nefandezze dell’animo umano ora pubblicato da Snowdonia in formato fisico CD + DVD.
Un punto di partenza quell’ “L’Inferno” diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan che ripercorreva il cammino dei due poeti con tecniche innovative per l’epoca, pionieristiche persino, senza eccessive censure e utilizzando immagini dal forte impatto visivo. Arduo compito dunque quello di Milano e dei Sincopatici che ne realizzano la propria versione musicale dopo quella dei Tangerine Dream nel 2002.
Una riproposizione fedele impostata sulla poliedrica figura di Claudio Milano dalla forte fisicità che s’incarica di eseguire le parti letterarie con il suo approccio recital – cantato, grande attenzione al tono, alla cadenza, per rappresentare con la giusta intensità ogni passaggio e personaggio. La musica creata dai Sincopatici fa il resto in equilibrio perenne tra furia e quiete, tastiere, sintetizzatori, classica e elettronica, al servizio del film ma mai schiava di preconcetti o illusioni.
Un “Inferno” che viene interpretato e restituito alla sua versione più vera, non edulcorata e spesso cruda come dimostrano i momenti dedicati a “Qui son gli eresiarchi” o “I violenti contro Dio”, “I ladri, tra orribili serpi” e soprattutto “Vedi come storpiato è Maometto” e “I falsari, fatti lebbrosi, passio idropici”. Scene meno citate rispetto a “Pier della Vigna” e “Il conte Ugolino” ad esempio ma di grande rilevanza, che riacquistano la loro dimensione in un’opera ben congeniata e lodevole.