Ci voleva una storia come quella di Geraldine Flower per convincere Emiliana Torrini a riprendere il filo della carriera solista dopo un decennio, a circondarla in questa nuova avventura musicisti fidati (Mara Carlyle, Liam Hutton, Ian Kellett, Lovisa Sigrunardottir). “Miss Flower” la protagonista del suo nuovo disco, madre dell’amica Zoe, ha condotto una vita avventurosa sfidando norme e convenzioni.
Centinaia di aneddoti (le nove proposte di matrimonio, diversi flirt tra cui un diplomatico della CIA) puntualmente documentati nelle lettere, foto, e quaderni trovati in soffitta dopo la morte di Geraldine.
“Gli uomini erano ossessionati da lei e alcune lettere parlano di quel crepacuore, alcune di grande lussuria, alcune fanno riferimento allo spionaggio e agli incontri segreti altre sono molto divertenti”
ha detto Emiliana che affiancata dal fido produttore Simon Byrt ha trasformato la storia in musica.
Un progetto multimediale visto che oltre al disco è previsto anche un performance film: “The Extraordinary Miss Flower” diretto da Iain Forsyth e Jane Pollard (autori di “20,000 Days on Earth” con Nick Cave).
Musica e immagini si incontrano dunque e con ottimi risultati. Racconti sonori a volte vicini all’elettronica minimalista e intensa come “Black Water” o “Lady K” e “Waterhole” dai toni più dark. C’è spazio anche per la poesia di “Dreamers” e della sexy title track, per il ritmo avvolgente di “Black Lion Lane” con una piccola parte in italiano e “Let’s Keep Dancing”.
Un diario musicale affascinante quello orchestrato da Emiliana Torrini che regala un finale elegante affidato a ” Love Poem”, alle delicatissime “The Golden Thread” e “A Dream Through The Floorboards” con il piano protagonista a chiudere il racconto con indomita classe.