Quarta edizione per l’Express Festival bolognese, che propone sempre nomi di prestigio, Quest’anno, tra Locomotiv e Teatro Duse, si esibiranno Le luci della Centrale Elettrica, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, Massimo Volume, Wild Beasts e These New Puritans.
Questi ultimi di casa Domino Records, divideranno lo stesso palco, in un venerdì sera di inizio primavera.

C’è grande attesa per vedere dal vivo (a presentare il secondo, album, “Hidden”) i quattro cupi ragazzi di Southend-on-Sea, e una strana curiosità  per i Wild Beasts (anche loro con il secondo lavoro, “Two Dancers”) che fanno da apripista della serata.
Dopo un paio di pezzi per mettersi a proprio agio, ecco che esplodono in un live coinvolgente anche per coloro che non li hanno mai ascoltati: i quattro (dall’aspetto non eccessivamente curato) ci ricordano i primi U2, ma anche un pò i tanto amati Arcade Fire e qualche cosa degli Editors. Dal vivo spaccano, ma musicalmente parlando, forse, un pò troppo ‘già  sentiti’.
Ed ecco che le piccole ‘star’ della serata salgono sul palco (dopo essersi fatti attendere praticamente un’ora…), seriosi ed incazzati col mondo. Sulla sinistra, alle tastiere, si scorge una Ipso Facto, arruolata per l’occasione.

“Hidden” è un album molto diverso dal precedente, l’inclinazione punk-funk è stata messa da parte per sonorità  più tribali da una parte e orchestrali (i fiati imperano) dall’altra, mantenendo sempre un alone gotico di fondo. Sarebbe stato molto bello se dal vivo i These New Puritans avessero suonato queste particolarità , ma così non è stato: tutto viene proposto attraverso delle basi, accetto le percussioni che sono forse il loro vero punto di forza nel live, esibendo una batteria classica ed una elettrica.
Quasi immobili ed ipnotici, scorrono il nuovo disco, con qualche accenno al precedente, ma riletto in chiave ‘matura’ (se così si può chiamare il cambiamento del gruppo), vedi una “Elvis” che più che un riempipista incalzante, assomigliava ad una marcia funebre ridondante.

Non che i These New Puritans dal vivo abbiano mai avuto grande impatto, ma forse ci si aspettava qualcosa di più, belli da vedere per la loro immagine che vorrebbe tendere al sacro, ma poco emozionanti. In più, sfortuna ha voluto che si esibissero dopo dei non comuni Wild Beasts.