Secondo album solista per Kevin Krauter, che ben conosciamo anche per essere parte integrante dei favolosi Hoops. Il nostro Kevin anche in quetso caso, dopo il pregevole “Toss Up” coglie nel segno con un lavoro nel quale accentua maggiormente il lavoro su synth ed elettronica, senza però risultare meno coinvolgente o meno melodico.

Se dovessimo trovare dei punti di riferimento potremmo citare gli anni ’80, o uno che in fatto di pop “sbilenco” sa il fatto suo come Mac DeMarco o i Radio Dept. I ritmi sono per lo più morbidi e ciondolanti (il singolo “Pretty Boy” è magnifico esempio), non forza mai il ritmo Kevin, anche se sa variare adeguatamente la proposta per non risultare troppo monocorde.

La malinconia elettronica di “Opportunity”, l’andatura morbida e da sole al tramonto di “Patience” con questa chitarra delicata, la stessa che ritorviamo nella delicata title track che si accompagna benissimo alla brezza leggera di “Green Eyes”.

A scombinare un po’ i piani abbiamo le ritmiche incalzanti di “Treasure” e sopratutto quel gioiellino di “Surprise”, che ha un suono più pieno rispetto al resto dell’album, con questa chitarra leggermente più sporca e una melodia deliziosa. Roba sopraffina. Chissà  che per il prossimo album Kevin non decida che questa è la via maestra da seguire, non sarebbe affatto male.