Fa piacere ritrovare i The Shins, che ritornano con “The Great Divide”, la loro prima uscita ufficiale in oltre due anni: il brano è un singolo che loro stessi descrivono come “un misto di futurismo e nostalgia“.

Abbiamo usato di tutto, dai sintetizzatori vintage agli iPhone, da un kit Ludwig degli anni Sessanta a un 808“, ha detto il frontman James Mercer in una dichiarazione. “è un’epopea sul desiderio e l’amore in un mondo spezzato. Immagino che volessimo provare a fornire un po’ di calore e di sentimento nei momenti difficili“.

Gli Shins hanno condiviso anche una versione “flipped” della canzone, continuando la tradizione iniziata nel 2018, con l’album che presentava versioni reimmaginate delle canzoni di “Heartworms” del 2017. Quando gli Shins fanno una versione “capovolta” di una canzone”, ha spiegato Mercer, “l’obiettivo è sempre quello di riappropriarsi dell’estetica della produzione e mostrare un lato diverso del pezzo. L’idea è che una canzone scritta correttamente possa essere inquadrata in molti contesti diversi e rimanere comunque coinvolgente. Yuuuki Matthews, Jon Sortland ed io ci siamo seduti e abbiamo parlato di come avremmo potuto cambiare le cose. L’idea originale era di trattarla come una ballata per pianoforte, ma questo ha presto lasciato il posto al trattamento post new wave di Yuuuki. Mi è piaciuta subito e così la direzione è stata stabilita. Quando rivoltiamo una canzone correttamente si dovrebbe avere difficoltà  a scegliere la versione che piace di più“.