Dopo aver realizzato un EP, “Isolation Tape” e una manciata di singoli nel corso dello scorso anno e in seguito aver firmato con la Clue Records, per Bored At My Grandmas House arriva il momento di una nuova prova sulla lunga distanza.

Dietro a questo moniker si nasconde Amber Strawbridge, musicista appena ventenne di stanza a Leeds, una città  che già  in passato ci ha regalato parecchie soddisfazioni: questi nuovi cinque brani che compongono “Sometimes I Forget You’re Human Too” sono stati scritti nel corso del 2020 per vincere la noia durante il lockdown.

Registrato per la maggior parte in casa, l’EP è stato poi portato da Amber ai Nave Recording Studios di Leeds, dove Alex Greaves (Working Men’s Club, Brdmm) ha aggiunto le parti di batteria e si è occupato del mixing: ciò però non ha tolto ai brani quella sensazione di intimità  e quel calore della loro produzione lo-fi.

Questa ventina di minuti inizia con “Shower”: dietro alle deliziose melodie shoegaze e al tono propulsivo del brano, la Strawbridge ci ricorda quanto la doccia sia importante a livello mentale perchè puo’ segnare un nuovo inizio, dandoci tempo di riflettere senza farci influenzare da nessuno.

La dolcezza della title-track “Sometimes I Forget You’re Human Too” è qualcosa che scalda la nostra anima e quelle chitarre shoegaze che ci fanno tornare in mente gli Slowdive sono davvero un grande colpo al cuore.

Malinconica e piuttosto cupa, invece, “Summer”, che fa uso delle tastiere, ha un tono dream-pop e regala immagini di calda nostalgia estiva, mentre “Safer At Sea” è un altro momento dolce-amaro di pura dolcezza melodica che sembra volerci cullare come le leggere onde del mare Adriatico a fine agosto.

Nella sua cameretta Amber è riuscita a creare un lavoro gradevole e rilassante, ricco di intimità , di momenti sognanti e di spunti interessanti: secondo noi la giovane musicista inglese ha ancora tanto potenziale. L’inizio è più che positivo.

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