David Byrne, non nuovo a questo tipo di operazioni, ha recentemente pubblicato una nuova playlist che raccoglie i brani, che negli anni, lo hanno più commosso.
La lista raccoglie nomi storici (Lou Reed, Joni Mitchell, John Cale, John Lennon) ma anche artisti più recenti e decisamente più pop come Taylor Swift e Billie Eilish.
Non mancano poi recuperi dalla scena indie rock e cantautorale come brani di Sharon Van Etten, James Blake, Hot Chip e Arcade Fire.
Ascolti l’intera playlist qui:
Byrne commenta così la playlist:
Non ci sono sorprese: qui trovate un buon numero di canzoni country e alt country. Ma anche cose strazianti brani soul, l’attuale R’n’b, dance pop e alcuni cantautori contemporanei. Ovviamente, per avere questo tipo di effetto su di noi, la canzone e il suo slancio devono connettersi a noi creando un collegamento ““ la semplice idea di un tragico incidente di per sè non colpisce, ma se accade ad un veterano che sta guidando per riunirsi a sua moglie e suo figlio, allora diventa un’immagine straziante. Sogni a portata di mano, visibili, afferrabili, ma poi andati in mille pezzi. Una piccola impresa fallisce, non è così commovente, ma se il proprietario è un rifugiato che ha superato ostacoli impossibili per realizzare il suo sogno e solo per esserne poi privato da un proprietario rapace”… Beh, ora, siamo più coinvolti nella storia. Forse sono i dettagli che ci coinvolgono? Perchè ci piacciono questo tipo di cose? Perchè godiamo della tristezza e del dolore straziante? Scommetto che esistono molte più canzoni tragiche e malinconiche di quelle felici. Forse, paradossalmente, ci fa sentire meglio l’empatia con il dolore?
Credit Foto: Shervin Lainez