Mancava da parecchio Colleen Green che avevamo avuto l’occasione di vedere dal vivo qualche anno fa all’Handmade Festival di Guastalla (RE): la trentaseienne nativa del Massachusetts, infatti, a parte un omonimo EP uscito in cassetta nel 2016 (e poi ristampato in vinile con l’aggiunta di alcuni pezzi inediti nel 2018), non pubblica un album dal febbraio 2015, quando vide la luce il suo terzo delizioso full-length, “I Want To Grow Up”.
La musicista ora di stanza in California ha registrato questo nuovo lavoro a Los Angeles e si è fatta aiutare dal noto produttore Gordon Raphael (The Strokes, Regina Spector, Hinds) “per portare le sue canzoni verso territori più elevati”, ci dice la press-release.
La opening-track “Someone Else” si apre con il suono di una melodica, raffinata e gradevole chitarra e, solo dopo quasi un minuto, entra anche la voce (quasi parlata) di Colleen, lasciando poi lo spazio ancora ad altri riff dai sapori ’90s, mentre la Green canta: “We are the lucky ones, we’re having so much fun”.
Il singolo “I Wanna Be A Dog”, invece, con le sue deliziose chitarrine, sa disegnare dolci e solari melodie indie-pop dai toni cristallini che sanno subito appiccicarsi nella mente di chi ascolta.
“Natural Chorus” ci porta verso ambientazioni piuttosto cupe e dai toni psichedelici con ritmi motorik, ma poi ci sorprende con potenti sferzate nel coro, mentre “How Much Should You Love A Husband?” ci delizia con un organo che sembra uscire dal primo LP degli Horrors e una sezione ritmica che controlla l’umore del brano, pur non mancando le melodie chitarristiche.
“I Believe In Love” poi rallenta inaspettatamente il ritmo, mostrandoci il volto più tenero e gentile della musicista di stanza a Los Angeles.
Un viaggio durato oltre sei anni, ma che ““ a nostro personale avviso ““ è valso la pena intraprendere: se l’anima indie-pop rimarrà sempre nel cuore della Green (e anche in quelli dei suoi fan), qui, però, la statunitense è andata a esplorare anche territori per lei nuovi, compiendo un passo in avanti interessante e importante.
Photo Credit: Jason MacDonald