Fosse uscita a nome Smiths, magari con qualcuno che ce la spacciava come rarità trovata dispersa in un cassetto se ne sarebbe parlato per giorni e invece , come spesso accade, certe perle vanno davvero spinte in superficie, per evitare che si mescolino tra le altre miriadi di uscite, più o meno meritevoli. E noi lo facciamo volentieri, anzi, siamo qui apposta, perchè la buona musica deve essere valorizzata, a maggior ragione se è “made in Italy”.
Andrea Calvo piazza, con questo brano che segna il suo ritorno dopo il pregevole “Lost Sping Songs”, una parabola elettroacustica di quelle agrodolci, di quelle che ti fanno venire la pelle d’oca sentendo certi arpeggi o punteggiature guitar-pop: graffia e accarezza, in quel magnifico equilibrio che solo certi artisti sanno trovare (io dico Go-Betweens in questo caso, e non è un nome da poco!).
C’è pure la comparsata dei torinesi Smile a supportare musicalmente il brano (e pure Paolo Archetti Maestri, che ha un nome e una band che parlano da soli, vi dice niente il nome Yo Yo Mundi?). Vogliamo non applaudire convinti?
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