Con che faccia si porta avanti una rubrica senza aver ancora considerato uno dei capolavori della MPB, frutto della collaborazione di Elis Regina, una delle più grandi cantanti brasiliane, e di Antonio Carlos Jobim, il George Gershwin verdeoro?
Quindi mi prendo la briga di farlo oggi analizzando anche alcuni testi ““ questa è la novità  di questa puntata ““ con il valido aiuto di Manuela Ronghi.

“Elis & Tom” è innanzitutto l’incontro di due personalità  totalmente diverse tra loro : Elis Regina, da un lato, interprete di successo in Brasile, energica, dall’intuito musicale spiccato ma difficile da gestire, e Tom Jobim, uno dei più grandi compositori e musicisti del Novecento brasiliano, carismatico e diretto.
A fare da mediatore Cèsar Camargo Mariano, marito di Elis Regina e arrangiatore, che impreziosirà  il disco, registrato negli Stati Uniti, col suo piano elettrico come nella bellissima bossa nova “So Tinha De Ser Com Voce” e con alcuni arrangiamenti che, pur se contro la volontà  di Jobim, sono rimasti nella storia.

L’album è conosciuto per lo splendido duetto iniziale tra Elis e Tom in Aguas de Marà§o, un’emozione infinita, due note di pianoforte ad introdurre la voce di Regina delicata, vellutata, sussurrata, tenera, bilanciata da quella elegante e profonda di Jobim. Tutti gli elementi sembrano combaciare, le pause, le ripartenze, il finale a rincorrersi e quel risolino di Regina che ha fatto storia. Sembra che tra i due ci sia una forte affinità  eppure sono frequenti le forti discussioni.
Ma quella ragazza, che dieci anni prima Jobim definì “gaucha molto rozza”, è capace di prendere un testo e rivoluzionarlo, caricandolo di enfasi drammatica, come nel caso di “Triste” o “Modinha” o di essere dolce e malinconica come in Fotografia, interpretazione da brivido e arrangiamento elegante e onirico.

“Elis & Tom”, pur concepito per far conoscere Elis Regina al di fuori dei confini brasiliani in un’epoca difficile per il Brasile, è soprattutto uno dei grandi capolavori di Tom Jobim che ha in paniere alcuni dei brani più importanti della MPB.
La voce di Elis Regina è al massimo, caleidoscopica, col suo fraseggio personalissimo e Jobim riesce a seguirla in tutte le sue inclinazioni, suona il pianoforte in otto canzoni e la chitarra in due tracce. Si avverte una tensione drammatica durante l’ascolto difficilmente descrivibile che sul finale si accentua notevolmente con Inutil paisagem, essenziale, un duetto voce-piano da brividi.

La tracklist è ben bilanciata, alterna fasi più spensierate e incalzanti con momenti struggenti, carichi di saudade con Elis Regina grandissima e raffinata interprete di storie d’amore sofferte, finite per un addio e rievocate solo attraverso il ricordo.
Un disco fondamentale che afferma nel panorama brasiliano Elis Regina consacrandola come una delle più grandi interpreti di tutti i tempi, sanguigna e passionale, ancora oggi insuperata.

FOTOGRAFIA
Io, tu, noi due
Qui in questo terrazzo sulla riva del mare
Il sole sta già  tramontando
Ed il suo sguardo sembra accompagnare il colore del mare
Devi andare ora
Il pomeriggio è finito
I colori si sgretolano
Fa buio
Il sole si tuffa nel mare
E laggiù si è già  accesa la prima luce
Tu ed io

Io, tu, noi due
Soli nella penombra di questo bar
E una luna enorme sorge dal mare
Sembra che il bar
Debba già  chiudere
C’è sempre una canzone per raccontare
Quella vecchia storia di un desiderio
Che tutte le canzoni hanno da raccontare
Ed è arrivato quel bacio
Quel bacio, quel bacio

MAI PIU’ LITIGI
E’ arrivata, ha sorriso, ha vinto e poi ha pianto
Perciò è toccato a me consolare quella sua tristezza
Certo che l’amore è pieno di momenti come questo
Sono buoni per fare la pace ma
Poi ho avuto io bisogno di lei
E mi ha soccorso
Dimostrando che il nostro è un amore nato per durare
Ancora una volta per tutta la vita
Anche l’amore in pace è bello
Mai più litigi

CANZONETTA
No, il mio cuore non ce la fa più
A vivere così lacerato
Schiavo di una illusione
Che è solo delusione
Ah, che la vita non sia sempre così
Come un chiar di luna disperato
Che infonde malinconia, poesia
In me
Vai, triste canzone, esci dal mio petto
E semina l’emozione
Che piange nel mio cuore
Cuore

Traduzioni di Manuela Ronghi