Sono passati quasi quattro anni da quando i Bodega avevano pubblicato il loro primo LP, “Endless Scroll”, ma la formazione di NYC è ritornata ora con questo nuovo full-length.
Prodotto dal loro cantante e chitarrista Ben Hozie insieme a Bobby Lewis e mixato dallo stesso Lewis con Bryce Goggin (Pavement, Swans), questo nuovo lavoro dimostra come i Bodega riescano a variare spesso la sua traiettoria sonora.
Nel primo singolo “Doers”, per esempio, la band statunitense sembra aver ben imparato la storia musicale della sua città , citando l’hip-hop (con influenze dei Beastie Boys negli intensi vocals sputati da Hozie) e un’anima punk, mentre si chiede se ci sarà davvero un progresso per la gente con le attuali disparità economiche e sociali.
“Statutette On The Console”, invece, si sposta su territori power-pop (a noi ricorda le Ex-Hex di Mary Timony, per fare un paragone attuale), dove la voce di Nikki Belfiglio, supportata da frizzanti chitarre, crea melodie supercatchy che sicuramente faranno ballare i fan durante i loro prossimi concerti.
Sempre con la Belfiglio ai main vocals, “Territorial Call Of The Female”, dall’atmosfera tribale, con quei suoi beat selvaggi e quelle sue linee di basso, è saltellante e contiene un mix tra ritmi elettronici e tonalità post-punk, senza mai perderne in divertimento.
“How Can I Help YA” poi cita a piene mani influenze punk e mette al primo posto irresistibili melodie, aprendo in maniera significativa verso qualcosa di più pop.
“After Jane”, che chiude il disco, è dedicata alla madre di Ben, morta qualche tempo prima che la band registrasse il suo debutto “Endless Scroll”: disegnata con la chitarra acustica e qualche leggera percussione, questa canzone mostra ai fan una parte delicata, malinconica e sentimentale della band, finora sconosciuta ai suoi fan.
Un buon mix di generi e un lavoro solido che ci portano un gruppo in forma e assolutamente da seguire: i Bodega non sono più una promessa, ma ormai una realtà concreta. Il futuro è dalla loro parte.
Photo Credit: Pooneh Ghana