Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.
WARPAINT
Radiate Like This
[Heirlooms]
Release date: 6 maggio
Nei sei anni trascorsi da “Heads” Up del 2016, le quattro Warpaints “” Emily Kokal, Jenny Lee Lindberg, Stella Mozgawa e Theresa Wayman “” sono state impegnate a vivere. I bambini, il lavoro, i tour, gli album solisti sono diventati prioritari, con crescenti sfide logistiche per rimettere insieme la band e poco spazio per pensare “e se non lo facessimo?”. Alla fine, però, riuscirono a ritrovarsi, e subito dopo aver completato le prime sessioni con il co-produttore Sam Petts-Davies arrivò la pandemia e sono state costrette a ritirarsi nella rispettive case. Quello che seguì fu la realizzazione di un album completamente diverso. Lontane fisicamente, ogni musicista ha registrato le sue parti separatamente, spesso in studi casalinghi improvvisati, creando brani strato dopo strato. La decisione di ritardare l’uscita fino a quando non sarebbero potute andare in tour ha permesso loro di affinare ulteriormente ogni traccia, dedicando più tempo alla costruzione e alla ricostruzione. Il risultato è un corpus di lavoro più nitido e focalizzato di qualsiasi altro dei loro precedenti.
“Radiate Like This” cattura quella che è sempre stata la magia delle Warpaint, la delicata interazione di quattro parti separate che si uniscono, permettendo a ogni singola parte di brillare un po’ più luminosa.
SHARON VAN ETTEN
We’ve Been Going About This All Wrong
[Jagjaguwar]
Release date: 6 maggio
Niente singoli apripista per la fanciulla che, in questo disco affronta una serie di domande per suggerire risposte decisamente personali. Abbiamo amato come potevamo? Ci siamo sforzati abbastanza? Come proteggiamo le cose per noi più preziose dalle forze distruttive al di fuori del nostro controllo? E come possiamo salvare qualcosa di utile quando sembra che tutto sia perduto? Interrogativi che s’inseriscono in una più ampia riflessione sul cambiamento, positivo o negativo che sia. Alla luce di queste domande, dei singoli slegati dal contesto non sarebbero stati utili.
“Volevo affrontare questa pubblicazione in modo diverso, per coinvolgere i miei fan in modo intenzionale, nel tentativo di presentare l’album come un intero corpo di lavoro. Queste dieci canzoni sono progettate per essere ascoltate in ordine, contemporaneamente, in modo che possa essere raccontata una storia molto più ampia di speranza, perdita, desiderio e resilienza“.
ANNA CALVI
Tommy EP
[Domino]
Release date: 6 maggio
Sicuramente conoscerete “Peaky Blinders”, serie TV che segue le gesta del clan Shelby guidato da Tommy (Cillian Murphy), e quindi saprete bene quanto Anna Calvi si sia dedicata alla colonna sonora. Che la serie sia entrata nella testa della nostra cara Anna lo dimostra il titolo di questo EP che omaggia naturalmente il leader della gang inglese. “Vivo nel personaggio di Tommy Shelby da anni ormai, dopo aver musicato la quinta serie e questa ultima serie di Peaky Blinders. L’unico modo di scrivere per questo show è entrare nella sua testa: l’ho sognato ogni notte per mesi, e quando prendevo in mano la chitarra cercavo di suonare i suoi pensieri interiori. La mia chitarra è la sua violenza e la mia voce è la sua speranza. Ho sempre pensato che avrebbe dovuto avere una canzone che lo riassumesse, è l’antieroe per eccellenza, omicida, freddo, terrificante, eppure ha un profondo amore per la sua famiglia e un’ingenua speranza da bambino che un giorno si ergerà al di sopra di tutto. Volevo credere che Aint No Grave fosse la canzone che gli girava per la testa mentre camminava al rallentatore attraverso la sua vita. Penso che Tommy sarà una parte di me per sempre!”
ARCADE FIRE
We
[Columbia]
Release date: 6 maggio
“è stato il periodo più lungo che abbiamo mai passato a scrivere, senza interruzioni. “WE” è un viaggio catartico che segue un arco ben definito. Parte dall’oscurità e arriva alla luce. Un percorso formato da sette canzoni divise in due parti distinte, la prima “I”, che incanala la paura e la solitudine dell’isolamento, e la seconda “WE” che esprime la gioia e il potere del contatto“. E’ Win Butler che da le linee guida del disco. Quindi si tratta di un concept visto che le due parti in cui è idealmente diviso il lavoro, racchiudono brani che parlano rispettivamente di isolamento (i primi tre) e rinascita (i successivi quattro).
BELLE AND SEBASTIAN
A Bit of Previous
[Matador]
Release date: 6 maggio
“L’abbiamo fatto insieme, noi e la città . Questo album è stato il primo interamente registrato a Glasgow dai B&S dai tempi di Fold Your Hands Child, 1999. Ogni mattina suonavamo, scrivevamo, sperimentavamo cose nuove insieme, prendevamo il proverbiale pezzo d’argilla ed ogni giorno lo modellavamo.” Un senso di unità e di entusiasmo pervade le parole di Stuart Murdoch e noi siamo molto fiduciosi.
FLORENCE + THE MACHINE
[Polydor]
Release date: 13 maggio
Attesissimo ritorno della cara Florence Welch. “Ho avuto un blocco dello scrittore per un po’, e My Love è stata la prima cosa che ho scritto dopo tanto tempo. Una piccola poesia, molto triste. Poi quando ho incontrato Dave Bayley dei Glass Animals l’abbiamo trasformata in qualcosa di completamente diverso. Ma penso che valga per molti brani: alcuni fra i più grandi pezzi dance hanno un nucleo triste“. Il disco, prodotto da Florence Welch, Jack Antonoff e Dave Bayley dei Glass Animals è stato registrato a Londra nel corso della pandemia. Le canzoni evocano ciò che alla Welch “mancava di più durante il lockdown, ovvero ballare ai festival, essere nel vortice del movimento e insieme“, secondo un comunicato. Su Instagram, la cantante ha descritto l’album come “una favola in 14 canzoni“.
THE BLACK KEYS
Dropout Boogie
[Nonesuch]
Release date: 13 maggio
Già in pista i Blak Keys dopo “Delta Kream”. E questa volta pure con un ugno di collaboratori di tutto rispetto come Billy F. Gibbons, Greg Cartwright e Angelo Petraglia.
“Questo è sempre stato il bello di quello che facciamo io e Pat. è immediato. Non abbiamo mai dovuto lavorarci davvero. Ogni volta che ci riunivamo, facevamo solo musica, sai? Non sapevamo cosa avremmo fatto, ma lo facevamo e basta e suonava bene. è la chimica naturale che abbiamo io e Pat. L’essere in una band così a lungo è una testimonianza di questo. è stato un vero dono che ci è stato dato. Voglio dire, le probabilità di trovarsi ad un isolato e mezzo l’uno dall’altro ad Akron, Ohio, è semplicemente pazzesco“. Ce lo dice Dan Auerbach, come a testimoniare una chimica che è ancora bella solida.
GENTLE SINNERS
These Actions Cannot Be Undone
[BRock Action]
Release date: 13 maggio
Ma guarda un po’ che cosa ci troviamo fra le mani: i Gentle Sinners nati dalla sinergia di Aidan Moffatt degli Arab Strap e James Graham dei Twilight Sad. “Amo stare con i Twilight Sad, scriverei con Andy MacFarlane per tutta la vita, ma volevo vedere di cos’altro fossi capace, muovermi quanto più possibile lontano da ciò che normalmente faccio“. James Graham vuole quindi esplorare nuovi territori, mentre Aidan continua combattere con le sue paure: “Se questo disco ti metterà a disagio, beh missione compita! Quando l’ho composto l’incertezza aveva pervaso tutto, il mio lavoro, la mia famiglia, la mia vita. Tutto era precario e ansiogeno. Che la musica contenga queste cose è un buon segno“.
THE SMILE
A Light For Attracting Attention
[XL]
Release date: 13 maggio
Tante anticipazioni per un “super gruppo” che placa un po’ l’attesa di qualcosa di nuovo dalla casa madre Radiohead. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire che la band vede protagonisti Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead insieme a Tom Skinner dei Sons Of Kemet. Il disco conteiene 13 tracce ed è stato prodotto e mixato da Nigel Godrich e masterizzato da Bob Ludwig. I brani presentano gli archi della London Contemporary Orchestra e una sezione completa di ottoni di musicisti jazz inglesi tra cui Byron Wallen, Theon e Nathaniel Cross, Chelsea Carmichael, Robert Stillman e Jason Yarde.
LIAM GALLAGHER
C’mon You Know
[Warner]
Release date: 27 maggio
Liam è pronto a tornare in pista per consolare i tanti fan degli Oasis. Sembra infatti essere lui, più che il fratello, il continuatore della linea musicale della vecchia band, sopratutto dal vivo, in cui i classici del passato non mancano mai. Nel frattempo per ora abbiamo un pugno di singoli che, escludendo la grintosa “Everything’s Electric”, forse non stanno pienamente convincendo.