Come riportato nei giorni scorsi sulle pagine del Time la nota dj russa Nina Kraviz non si esibirà  più in 3 festival musicali nei quali era stata inserita in line-up.

La DJ non compare più infatti tra gli artisti che prenderanno parte al Movement Music Festival a Detroit, USA, al The Crave in Olanda e al PollerWiesen in Germania, e anche se nessuno di questi festival ha esplicitamente dichiarato di averla esclusa pare chiaro che il motivo della sua improvvisa ‘non presenza’ in cartellone sia dovuta alle poco chiare posizioni politiche che la Kraviz ha dimostrato di avere in merito al recente conflitto in Ucraina.

Molte delle critiche, mosse alla dj in particolare dalla scena elettronica sia russa che ucraina, nascono nel 2014, pochi mesi dopo l’invasione della Crimea, quando l’artista si presentò sul palco del Coachella con un cartonato di Vladimir Putin (rappresentati della Kraviz puntualizzeranno in seguito che quella sagoma di cartone fu fornita dal festival e che molti altri artisti si prestarono a foto insieme a quella ‘figura’ ingombrante).

Alla Kraviz viene soprattutto contestata la mancata presa di posizione contro la recente invasione russa in Ucraina, commentata in tutti questi mesi con un solo semplice e vago “peace!” (in russo) pubblicato sul suo profilo Instagram. Questa suo atteggiamento è da molti, su tutti la dj ucraina DJ Nastia che l’ha pesantemente criticata via social, considerato sostegno indiretto alla politica del Cremlino.

Solo pochi giorni fa la Dj ha pubblicato, sul suo profilo Instagram, una lunga nota con la quale ha tentato di far chiarezza sulle sue posizioni.

Nel post la Kraviz rivendica il diritto come musicista di non prendere parte o supportare nessuna posizione politica, ammette di non comprendere certi processi e situazioni geo-politiche e quindi di non trovare corretto affrontare questi temi via social.

In tutta risposta la società  di distribuzione Clone ha interrotto tutti i rapporti commerciali con la Kraviz e le sue etichette.
Serge Verschuur, fondatore di Clone, non ha usato mezzi termini per giustificare la scelta:
Non prendendo posizione Nina può continuare la sua vita e lifestyle esattamente come prima, come se nulla fosse, e questo mentre gli stupri, gli assassini e la distruzione da parte dei suoi concittadini continua.

Ad oggi l’artista rimane confermata nella line-up di altri festival come il CORE (in Belgio questo weekend) e il Junction 2 a Londra dal 18 al 19 giugno.

Credit Foto: Malagalabombonera, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons