Quando si ha un concerto in programma e le previsioni del meteo danno pioggia, parte un momento di panico generale: si farà ? Sarà  rimandato? Dopo due anni di spettacoli rimandati e cancellati si può mai essere così sfortunati da farsi rovinare una serata dalla pioggia?

Fortunatamente, questo non è stato il caso della seconda serata del Mi Ami. O meglio, il brutto tempo ha comunque fatto la sua entrata in scena, probabilmente facendo anche venire il raffreddore a parecchie persone. Possiamo però dire che lo rifaremmo dieci, cento e mille volte ancora: sentire i propri artisti preferiti dal vivo (e scoprirne di nuovi) scalda l’anima, e sicuramente non è un’esperienza che capita tutti i giorni.

E se proprio vogliamo dirla tutta, al freddo si può rimediare con una felpa, un thè o un abbraccio – alla nostalgia da concerti non c’è proprio cura se non con altri, meravigliosi, indimenticabili live. Vediamone qualcuno della giornata di sabato.

CAMILLA MAGLI

L’avevamo conosciuta nel 2019 con “Baciami assiduamente”, punto di ripartenza dopo la partecipazione nel 2014 a X Factor. Dopo tutti questi anni, abbiamo visto una Camilla più matura e a suo agio con il palco, mentre prima si mette a nudo con una cover de “Il posto più freddo” de I Cani e poi canta con Big Mama (che tra l’altro avevamo visto lo scorso ottobre al Tough As You, ricordate?) di quanto vorrebbe ballare fino a che non ha più fiato.  Un’accurata previsione della serata, insomma.

NAPOLEONE

Anche se il sole non c’è stato fisicamente, ce l’ha portato Napoleone con il suo sound estivo, quella sana nostalgia di qualcosa che deve ancora succedere ma che prima o poi finirà . Senz’altro un gioiellino da tenere d’occhio, la cui musica intanto basta a farci fess’e cuntenti.

GIUSE THE LIZIA

Giuse The Lizia, all’anagrafe Giuseppe Puleo, ha iniziato il suo percorso nella musica suonando alle superiori in una cover band degli Strokes. Pochissimi anni dopo, può già  vantare un’esibizione su uno dei palchi più importanti della musica indie italiana – sul quale è tra l’altro salito con la deliziosa Laila Al Habash, con la quale ha collaborato nel pezzo “Particelle”. Un’accoppiata che rende anche meglio dal vivo che in versione studio.

DE LEO

Un più che atteso ritorno sul palco, quello dell’ex frontman de L’Officina della Camomilla: per l’occasione De Leo ha infatti curato ogni singolo aspetto del live, dai visual alle ospiti – nello specifico Maria Antonietta, Rachele Bastreghi e Vipera, tutte e tre presenti nell’ultimo disco “Swarovski”. Pura magia.

ALAN SORRENTI

Come canta nel suo ultimo singolo “Giovani per sempre”, “quando si è in due / si è più felici anche se piove” .  E se si è felici in due sotto la pioggia, immaginate come dovevano sentirsi innumerevoli persone con impermeabili (anche improvvisati) mentre cantavano a squarciagola “Tu sei l’unica donna per me”. Inutile dirlo, siamo stati trasportati indietro di cinquant’anni in un battito di ciglia (nel miglior senso possibile): eravamo tutti riuniti sotto un palco grondante di pioggia, ma l’atmosfera era quella di una calda notte di agosto. Magari di San Lorenzo, per rimanere in tema figli delle stelle (immancabile closing act dello spettacolo, tra l’altro).

TREDICI PIETRO

Vedere Pietro Morandi (in arte Tredici Pietro, per l’appunto) dal vivo è stata un’esperienza sorprendentemente positiva. Fenomenale, un’energia pazzesca nonostante le temperature sempre più basse, una capacità  di mantenere viva l’attenzione che farebbe invidia a chiunque. Animale da palcoscenico, da vedere almeno una volta nella vita. Noi, almeno, lo rivedremmo più che volentieri.

BNKR44

I Bnkr44 sono i nostri Brockhampton – forse giusto un po’ meno numerosi. Definibili più come una famiglia allargata che come semplice collettivo, questi giovani artisti toscani hanno dato vita a un progetto variopinto che abbraccia l’arte in ogni sua forma, travolgendo chiunque vi entri in contatto. Una chimica pazzesca, un enorme pubblico conquistato in pochissimo tempo e una discografia che dal vivo ti trascina con sè e non ti lascia più andare. Segnaliamo con piacere il feat con Tredici Pietro, “Giorni vuoti”.

EUROPEAN VAMPIRE

Tra sussurri ed estetica gotica, possiamo decisamente dire che il progetto European Vampire è uno dei più promettenti a cui abbiamo avuto modo di assistere in questi giorni. Un vero e proprio manifesto che unisce moda e musica elettronica, una delle punte di diamante del panorama artistico italiano. Con loro non si balla: si viene direttamente trasportati in un’altra dimensione, in un club notturno di Parigi pieno di persone con occhiali da sole tremendamente chic.

KETAMA126

Alcool lanciato dal palco sulla gente, poghi incerti e un artista forse ubriaco e leggermente alterato a causa del poco coinvolgimento del pubblico; quasi un concerto qualunque di Ketama, insomma. Spiace per il fatto che ci si aspettasse un pubblico più vivo di quello che è stato; è pur vero che sarebbe stato meglio se il concerto si fosse tenuto anche solo un’ora prima (invece che per l’una e mezza). C’è da dire però che anche il maltempo e una location grande e dispersiva come la collinetta Galaxy Buds non fossero il massimo per godersi appieno lo spettacolo senza tremare di freddo – sarà  per la prossima volta, si spera con temperature leggermente più alte.