Lo ammetto, era veramente tanto che non riprendevo in mano questo esordio dei Monaco. C’è da dire che la rubrica di compleanni qui su IFB mi da, se non altro, la possibilità di riascoltare dischi che per svariati motivi ho messo a prendere polvere. Ve lo dico con gusto, me lo sono proprio riascoltato con grande gusto sto album: snello, leggero, frizzante e piacevolmente disimpegnato.
All’epoco lo avevo preso sulla spinta di quel dannato singolone che risponde al nome di “What Do You Want from Me?”, appiccicoso a dire poco, ma forse non gli avevo dato il giusto peso, e sbagliavo.
La testolina finissima che sta dietro a tutto è quella di Peter Hook e se avete voglia di qualcosa che rieccheggi i New Order ma lo faccia con sguardo più pop e dincantato, beh, qui andrete proprio sul sicuro. Quello che forse è vincente nell’approccio dei Monaco, oltre alla buon alchimia con David Potts, è che Hook non cerca di “mascherare” la provenienza dalla sua band principale, ma mescola questo “fantasma” (è il basso che lo evoca, dai) con influenza variegate, che creano un gustoso mix che abbraccia tanto gli anni ’80 che i ’90. Una punta di Oasis qui (non dispiace affatto un animo rock che ogni tanto appare), un profumo di Pet Shop Boys di là , un inevitabile richiamo ai New Order e siamo pronti a ballare, a cantare ritornelli intriganti e a farci conquistare da melodie sicuramente easy e ben più solari rispetto ai NO, ma non per questo da buttare.
Parlavamo prima di un mix. Ecco, un’altra carta buona da giocare da parte di Peter e David è proprio quella della varietà . Per gli accenni al classico “Noel Rock” di “Buzz Gumm” o a un rock stradaiolo più anni ’80 (“Under The Stars”), ecco la cupa e quasi trip-hop “Billy Bones”, viaggio narcolettico alla deriva, senza dimenticare i trip puramente ballabili e da club dance anni ’90 di “Junk” o “Sweet Lips” e quel delizioso passaggio al confine con il sophisti-pop più incalzante che è “Tender”, forse la canzone più bella dell’intero album (anche se ammetto che ho un debole per il ritornellone di “Shine”).
Sta di fatto che qui, tra il dire e il fare sono già 3 volte che gli do il giro al disco e non mi sta stancando affatto. Un album decisamente estivo, forse un po’ datato in qualche assaggio, ma se aveste voglia di qualcosa molto scorrevole e comunque di buona qualità e fattura, beh, rispolverate i Monaco, non ve ne pentirete.
Pubblicazione: 9 giugno 1997
Genere: Britpop, pop
Lunghezza: 52:30
Label: Polydor
Produttore: Peter Hook, David Potts
What Do You Want from Me?
Shine
Sweet Lips
Buzz Gum
Blue
Junk
Billy Bones
Happy Jack
Tender
Under the Stars
Sedona