Niente di meglio che un po’ di sano, gustoso ska suonato con impertinenza punk e attitudine rock, per superare indenni i lunghi mesi invernali. E i Bosstones, in questo, non tradiscono mai. Tornati in forma smagliante dopo le pause e i ritorni dei primi anni zero, stavolta sembrano qui per restare.
La furiosa orgia di fiati ed energia di “The Daylights” alza il sipario su “The Magic Of Youth”, prova inconfutabile che gli instancabili bostoniani stanno vivendo la loro seconda giovinezza a tutto gas. Il singolo “Like A Shotgun” che, in puro stile Rancid e tenendo fede al suo nome, penetra nel cervello con la medesima pericolosità di un colpo di pistola ad avancarica è lì apposta per ribadirlo. A spazzar via eventuali dubbi residui ci pensano l’infuocata tromba di “Disappearing”, la batteria di “The Package Store Petition” e l’inno “They Will Need Music” (che ricorda gli ultimi Flogging Molly). Altrove il ritmo si abbassa leggermente, assumendo l’andamento giocoso di “The Horse Shoe And The Rabbit Foot”, “Sunday Afternoons On Wisdom Ave” e “The Magic Of Youth”; mentre il fantasma dei Madness si staglia benevolo su “The Upper Hand” e “The Ballad Of Candlepin Paul”.”Open And Honest” presiede degnamente la retroguardia mettendo ancora una volta in chiaro che nel mondo dei Mighty non c’è posto per blande smancerie da poser.
Ventisette anni sulle spalle e non sentirli, insomma. Un’età che molte band possono solo sognare di raggiungere ma Dicky Barrett e soci non paiono per nulla spaventati dal tempo che passa. Vanno avanti filando decisi come un treno dell’alta velocità , prolifici come non mai e sempre pronti a convertire al loro credo nuove orde di tredicenni impazziti. Quei ragazzini con cui magari oggi fanno un po’ più di fatica a identificarsi, ma che immancabilmente affollano le prime file dei loro concerti scatena.